La rinascita di Berlusconi e il fallimento di Bersani, la rielezione di Napolitano e il governo delle “larghe intese” hanno lasciato il segno, allargando la distanza fra il Pd e le altre componenti di sinistra e suscitando sconcerto e rabbia in molti elettori e militanti del Pd. Alcuni danno la colpa a Grillo, altri si sono convinti che non ci fosse alternativa al governo Letta, di fronte all’impasse della politica e all’incalzare della crisi economica. Ma i più sono delusi e indignati: chiedono al Pd un radicale rinnovamento o dichiarano di aver perso completamente la fiducia in quel partito. Perché ci si è divisi su Prodi? Perché non è stato votato Rodotà? Perché si è deciso di rincorrere Berlusconi anziché continuare a dialogare con Grillo? Perché si impone a chi ha creduto in una svolta laica e progressista l’incubo di “morire democristiani”? E l’accordo sulle larghe intese è forse condizionato dal ricatto di Berlusconi sui processi che lo vedono imputato? Queste le domande che in piazza ritornano più di frequente. In questo vox speciale di ‘Uomo da marciapiede’, registrato durante il corteo del primo maggio a Milano, Piero Ricca dà voce alle varie sensibilità della base di centro-sinistra, alle prese con il rospo meno digeribile: il governo dell’inciucio e della restaurazione  di Piero Ricca, riprese e montaggio di Ricky Farina, musiche di Nicola Gelo

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