“Tzipi Livni? L’ho conosciuta al Senato, è il ministro per quanto riguarda gli immigrati“. E’ l’epica gaffe di Antonio Razzi, il senatore del Pdl appena nominato segretario della Commissione esteri del Senato. Il politico, ospite de “La Zanzara”, su Radio24, confonde il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge col ministro della Giustizia del governo israeliano. E ai conduttori, David Parenzo e Giuseppe Cruciani, che gli fanno notare l’errore, si giustifica così: “Siccome c’ha un nome strano…io non è che mi ricordo tutti questi nomi”. Razzi, secondo il quale la capitale del Sudafrica è Johannesburg anzichè Pretoria, nel suo solito italiano surreale si dichiara soddisfatto del nuovo incarico: “Ho avuto questa nomina, perchè ho vissuto sempre all’estero, conosco i problemi che ci sono. Sono stato anche in Uganda“. E spiega: “Le mie mansioni? Guardare i verbali, guardare le ‘votazione’, scrutinare quando ci sono degli argomenti da votare, ci sono parecchie cosettine. Non è che c’abbiamo la zappa in mano, eh“. Il parlamentare scodella la sua personale ricetta risolutiva della questione dei Marò: “Se era Berlusconi come presidente del consiglio, nemmeno una settimana di prigionia faceva (facevano, ndr) che già stava (stavano, ndr) in Italia da molto tempo. Berlusconi è un genio” – continua – “avrebbe fatto come gli altri, quando c’è stato, diciamo, qualche cosa che gli Italiani erano prigionieri in vari Stati: dopo una settimana, massimo dieci giorni, erano a casa.”. E aggiunge: “Non è vero che Berlusconi pagava i riscatti, lui è un grande, conosce tutti i presidenti del mondo e trattava lui personalmente”. Razzi passa poi all’analisi del voto elettorale: “L’elezione gli Italiani non ce l’hanno fatto vincere. Oggi abbiamo perso per un pelo, come si suol dire. Poi il governo del Pd ha dato fiducia ai grillini”. E attacca il leader del Movimento 5 Stelle: “Grillo è inutile che chiacchiera oggi, dice ‘ladro quello, questi ci hanno fottuto tutto’ e vuole le presidenze di commissione. Non le può avere perchè non è voluto stare al governo. Sono le leggi che sono così”. Sui parlamentari del M5S, il politico afferma: “Tra me e loro c’è poco dialogo. Stanno sempre tutti indaffarati con computer, ‘scream’, controllo, ‘ualt’“. E precisa: “Oggi non lo so che cosa vuole fare Grillo da grande: la politica non è comicità, è una cosa seria. Se lui non è al governo, se la piglia in quel posto“. Il senatore del Pdl, poi, elogia Benito Mussolini e in particolare la Corea del Nord: “Non è vero che lì ci sono problemi, i media e la televisione non dicono il vero. Io ci sono stato cinque volte e sono sempre rimasto entusiasta della gente. A Pyongyang” – prosegue – “si sta bene, uno ci può andare a fare le vacanze tranquillamente” di Gisella Ruccia
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