Il gesto di Ambrosoli io non lo condivido per nulla“. Così Lara Comi, vice-coordinatore Pdl della Lombardia ed europarlamentare Ppe, durante “L’aria che tira”, su La7, commenta il gesto di Umberto Ambrosoli, che non ha partecipato al minuto di raccoglimento indetto per Giulio Andreotti dal Consiglio Regionale lombardo. L’opinione dell’esponente del Pdl è vivacemente contestata da Fabrizio D’Esposito, firma del Fatto Quotidiano, e con maggiore veemenza da Massimo Cacciari, che controbatte: “Ma vogliamo scherzare? E’ comprensibile che Ambrosoli sia uscito dall’Aula per non commemorare Andreotti. Ma che ragionamenti sono?”. E, rivolgendosi a Lara Comi, chiede polemicamente: “Ma lei conosce la storia italiana di quegli anni? Ne ha una vaga idea? Ci sono anche dei libri di storia, sa? Si informi. Anche se è giovane, beata lei, può anche leggere qualche libro”. “Professore, verrò a ripetizione da lei” – replica l’europarlamentare – “mi prende, professore?”. “Si vergogni” – risponde il filosofo – “ma sa quanti intrighi c’erano in quegli anni? Ma ha letto e conosce qualcosa? Ma stia a Bruxelles, stia“. La Comi ribadisce la sua tesi: “Cacciari, è una persona che è morta…il rispetto”. “Parli con Gianni De Michelis, che è lì vicino a lei e si faccia raccontare qualcosa da lui”- controreplica Cacciari – “Se questi sono i giovani del Parlamento, siamo freschi

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Andreotti morto, Ambrosoli esce dall’aula: “Istituzioni facciano conti con coscienza”

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