Ribadisce che l’Imu verrà sospesa per poi essere superata. Che bisogna abolire il finanziamento pubblico ai partiti. E che la legge elettorale va cambiata il prima possibile. Questi i punti principali toccati dal premier Enrico Letta, ospite di che Tempo che fa su Rai 3.

“Parlare di Imu è riduttivo. Il tema è la casa. Il nostro Paese negli ultimi tempi ha visto il crollo dell’edilizia. Andrà superata l’Imu per come è stata costruita”. L’imposta sugli immobili verrà quindi prima sospesa, spiega Letta, e in seguito la tassa verrà ripensata: “Come scritto nel discorso programmatico, noi faremo un decreto per sospendere la rata Imu di giugno e consentire nelle prossime settimane di mettere in campo il processo di riforma”. “L’Imu – aggiunge – non è una cosa di Berlusconi, il suo superamento faceva parte dei programmi di tutti e tre i partiti politici che sostengono il governo. Il Pd aveva il superamento come uno dei piani essenziali. Si va in quella direzione, ma i particolari sono da discutere”.

Letta affronta anche il tema dell’urgenza dell’abolizione del Porcellum: ”Per colpa di una legge elettorale balorda si è creata l’ingovernabilità: la legge va cambiata assolutamente. Questa è una delle priorità perché è una delle leggi peggiori”. Una riforma del Porcellum ”si può fare con una legge ordinaria, ma la riduzione del numero dei parlamentari va fatto con una legge costituzionale quindi la procedura è più lunga. Volendo bastano 7-8 mesi, ma bisogna farla con la maggior determinazione possibile”. Il premier ribadisce poi la sua volontà di intervenire sul finanziamento pubblico ai partiti: “Nel programma c’è la sua abolizione, così come la riduzione dei costi della politica”. Letta esclude che i tagli del suo governo colpiranno cultura, ricerca e scuola: “Se ci saranno, mi dimetto”, questo il suo impegno.

Altra questione che il governo dovrà affrontare è quella degli esodati: ”Bisogna dare una risposta, è tra gli impegni perché gli effetti di incertezza sono elevati. La riforma delle pensioni ha avuto effetti stabilizzatori importanti ma ha dato una botta di incertezza mentre io vorrei che i cittadini tornassero a fidarsi dello stato”. Letta ha poi ribadito l’importanza di politiche che puntino alla crescita e alla creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani: ”Dopo il tour europeo sono tornato con qualche elemento di fiducia in più: ho detto che l’Italia non vuole sbracare, vuole mantenere gli impegni presi ma non possiamo più accettare che l’Europa sia solo tagli tasse e austerità”. E aggiunge: “Proporrò, al vertice europeo di giugno, che tutti i capi europei lancino un piano, un grande progetto per il rilancio dell’occupazione dei giovani“. Tra le misure che il premier ha in mente c’è quella di abbassare le tasse sul lavoro. E di scongiurare l’aumento dell’Iva a luglio.

Sono invece “temi fuori del programma” quelli sulla cittadinanza per gli immigrati e sul reato di immigrazione clandestina di cui ha parlato il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. “Bisogna che ci siano dei dibattiti e non è scontato che ci siano accordi. Su ciò che è fuori del programma farò del mio meglio, ma vedremo”.

Letta tocca anche la questione delle beghe del Pd: “Ora ci vuole un congresso che a mio avviso deve essere fondativo. Centinaia, migliaia di iscritti decideranno il progetto per le prossime elezioni. Se sarà scelto bene, il Pd sarà vincente”. Per Letta, ”l’assemblea di mille persone (convocata sabato prossimo, ndr) non decide la linea, si decide un segretario e si convoca il congresso per dare a iscritti e militanti l’occasione per indicare la rotta del Pd”. Per lui l’idea vincente rimane “unire le differenze”. E l’alleanza col Pdl? “Siamo in un frangente terribile e la richiesta del presidente della Repubblica non poteva trovare il Pd non pronto”.

 

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