Uno spazio museale quasi interamente riprogettato per fonderlo profondamente con le opportunità multimediali più moderne: al Cleveland Museum of Art (CMA), in ben 13.000 metri quadrati, è stata inaugurata la Gallery One, punto di contatto tra i contenuti delle collezioni permanenti e gli strumenti tecnologici più coinvolgenti.

Il progetto è stato presentato al recente “Museums and Web 2013” , conferenza mondiale sul tema musei e nuovi media. Il tutto nasce da due domande cruciali. Come possono i musei utilizzare la tecnologia per coinvolgere i visitatori attivamente a nuovi tipi di esperienze con le opere d’arte?
Quali sono le migliori strategie per integrare la tecnologia nel progetto di coinvolgimento dei visitatori?

La risposta del museo è stata la progettazione di Gallery One: certamente un investimento che deve essere costato parecchio (sul New York Times si parla di una donazione di 10 milioni di dollari da parte di Maltz Family Foundation) e che probabilmente è impensabile per altre realtà, come la nostra. Tuttavia, come vedete dal video sotto, il risultato è piuttosto spettacolare.

I punti interattivi sono 10 e tutti hanno l’obiettivo di esaltare i contenuti delle collezioni permanenti del museo: il Collection Wall, uno schermo touch tra i più grandi e sofisticati degli Stati Uniti; ArtLens (iPad app); due aree interattive dedicate ai ragazzi e ben 6 schermi interattivi. Queste sei stazioni interattive note collettivamente come “lenti” sono dotate di touch screen che consentono ai visitatori di trovare informazioni su opere d’arte collegate all’interno dello spazio stesso, e consentire attività interattive uniche ad ogni stazione.

Il contenuto informativo messo a disposizione del visitatore è davvero articolato: trovate tutti i dettagli di questo progetto qui.

Articolo Precedente

Giornalisti prezzolati: la cultura ne soffre

next
Articolo Successivo

Gli storici dell’arte per l’Aquila

next