“Mi pare strano che un signore, il giorno dell’insediamento del governo di solidarietà nazionale, si metta a sparare sotto Palazzo Chigi. A me viene il dubbio che Preiti l’abbia mandato qualcuno“. Sono le parole rilasciate da Gianfranco Rotondi ai microfoni de “La Zanzara”, su Radio 24. Secondo l’esponente del Pdl, dietro la sparatoria davanti a Palazzo Chigi ci può essere la “longa manus” della mafia: “In Italia ci sono strutture molto consolidate e forti, la criminalità organizzata. Magari vogliono dare un avvertimento. E’ possibile che questo episodio sia stato un avvertimento mafioso e criminale”. E aggiunge: “Sono i padroni dei grandi giornali che hanno armato l’attentatore. Fomentano da tempo le botte contro la casta”. Rotondi spiega: “Da due anni noi politici non dobbiamo dire che siamo onorevoli, dobbiamo nasconderci sui treni, ci gridano addosso di tutto a causa della campagna giornalistica e di chi ci sta dietro, ovvero i proprietari dei giornali che vogliono sputtanare la politica per fare i loro comodi”. Il politico poi difende strenuamente il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo: “Guai ad associare la violenza al M5S e a Grillo. E’ un movimento pacifista, con parlamentari composti e civili che sono eccellenti colleghi. Bossi” – continua – “parlava di fucili padani, Togliatti diceva che avrebbe preso De Gasperi a calci nel culo. La lotta politica è fatta di frasi forti ma non è associabile alla violenza”. E sottolinea: “Grillo svolge una funzione preziosa: canalizza la rabbia. Il M5S è un inno alla democrazia”  di Gisella Ruccia

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