Viaggia in seconda classe tra lo stupore dei controllori, indossa dei sandali, e rendiconta tutto su internet. È il “deputato francescano” Mario Sberna, bresciano, sposato con Egle e padre di 5 figli, dei quali due adottati. Sembra un grillino, ma l’apparenza inganna. È stato eletto con la lista di Mario Monti, Scelta Civica. Dal suo stipendio da parlamentare, 11mila euro per il mese di aprile, ha tenuto per sé 2500 euro, devolvendo il resto in beneficenza. “L’avevo promesso in campagna elettorale, prima di entrare in Parlamento che mai avremmo cambiato la nostra classe sociale – ci racconta al telefono Sberna – è una scelta condivisa con la mia famiglia, sarebbe uno scandalo guadagnare tutti questi soldi mentre milioni di persone annaspano, restiamo nella classe sociale da cui proveniamo”. Una scelta simile, la sua, a quella dei deputati del M5S che restituiranno allo Stato parte dello stipendio percepito come deputati o senatori. “Sono ragazzi meritevoli, molti di loro persone davvero in gamba, alcuni di loro – spiega Sberna – guadagnavano mille euro, vedersene attribuire oltre 10mila in busta paga e rinunciarvi, è un gesto rivoluzionario”  di Irene Buscemi

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