Un film lungo un Concertone. Per la prima volta nella sua storia, il Concerto del Primo Maggio diventerà un film, meglio, un social movie girato da chi starà in Piazza San Giovanni. Il segreto? Una applicazione per iPhone e Android, disponibile gratuitamente su 1mvideo.it oltre che sui rispettivi store, grazie alla quale sarà possibile trasformarsi nell’uomo (e donna) con la macchina da presa di vertoviana memoria: nelle intenzioni, un milione di occhi puntati non solo sull’evento, ma sul prima e dopo in prima persona singolare e collettiva. La partenza da casa, l’arrivo in piazza, la giornata musicale, il rientro: nulla andrà sprecato, l’importante è avere uno smartphone e, possibilmente, una mano che non tremi. Migliaia di clippini, per citare Vasco, da liberare al mondo, ovvero affidare a Stefano Vicario, che coordinerà la regia di One Million Eyes, Baby, il lungometraggio multipartecipato del Concertone. Ogni “cineoperatore” potrà caricare i propri video, aggiungendo una descrizione personale e scegliendo la categoria che meglio definisce il girato: per facilitare lo sviluppo del racconto e il successivo, titanico montaggio, l’applicazione fornisce due serie di tag, che si focalizzano sul tempo e sull’atmosfera.

La prima seleziona i vari momenti del Primo Maggio, dalla notte prima della partenza, passando per il viaggio e gli incontri, fino alla piazza vuota, mentre la seconda lista di tag si concentra sul mood, discriminando tra amore, amicizia, felicità e altre emozioni. Nata da un’idea di Riccardo Luna, la app è già disponibile e rimarrà in funzione fino al 5 maggio: l’indomani inizierà la selezione delle micro-testimonianze video (massimo 15 secondi), che verranno poi combinate in tre racconti fiction sulla manifestazione. Sarà difficile fare meglio dei rockumentary di Scorsese, da The Last Waltz su The Band a Shine a Light sui Rolling Stones, ma il buon Martin non è un competitor: One Million Eyes, Baby affida ad app, smartphone e videocrazia 2.0 il compito di rinnovare il vecchio adagio “l’unione fa la forza”. Del resto, qualcuno che la sa lunga – e sarà sul palco del Concertone – l’aveva già intuito: questo social movie non è forse un altro Complesso del primo maggio? E allora ben venga la colonna sonora di Elio e le Storie Tese…

Articolo Precedente

Fotografia: Fabio Bucciarelli vince il Robert Capa, guerra e umanità

next
Articolo Successivo

Governo Letta, solo belle parole dal ministro della cultura Bray?

next