Esiste un limite a tutto. Anche alle idiozie che si possono dire, trincerandosi dietro al mestiere di guitto. Dice di essere un comico e non un clown. Allora non faccia affermazioni clownesche del tipo che fra sei mesi: “Sarà difficile pagare stipendi e pensioni”.

Affermare che la rielezione del Presidente Napolitano è un colpo di stato non è divertente: è una scemenza. Totale. Assoluta. Offensiva.

Dichiarare che la classe politica sia peggiore della mafia, si giustifica come? Magari per potere poi affermare all’intervistatore della tedesca “Bild”: “Nel nostro Parlamento siedono 30 condannati per reati gravi. Anche a me piacerebbe avere persone oneste, competenti e professionali nelle giuste posizioni. Per questo sarei felice di un’invasione tedesca in Italia”

Nessuno gli ha mai insegnato che non si sputa nel piatto in cui si mangia? 

Ha messo in piedi un movimento di protesta, capace solo di cercare di smontare l’esistente, di invitare tutti, indistintamente, di andare a casa. Un movimento che di politica non sa nulla, totalmente incapace di proporre e di governare. Vedi recente caso Sicilia. Come scrisse Hans Fallada : “E adesso pover’uomo?”.

Grillo strilla. Dice che urla per farsi sentire senza ausili tecnologici di amplificazione… come diceva il Principe “ma mi facci il piacere!”. Strillare, oltre ad essere indice di scarsa educazione e grande insicurezza, non implica avere ragione.

Se la prende tanto con Berlusconi e poi si mette anche lui al pianoforte a farsi una suonatina iper-cliccata dai suoi estimatori e fedeli su You Tube. Alla faccia della strategia dal basso verso l’alto… 

Grillo, per favore, cerca di imparare a crescere. Non solo Lei non è più divertente, da comico ci diventa clown.

Articolo Precedente

Quirinale, le amnesie della tv e il ritorno di Giuliano Ferrara

next
Articolo Successivo

Secolo d’Italia, dove i deputati trombati hanno ritrovato lo stipendio

next