“Un tranquillo weekend di vomito”. Non usa mezze parole Beppe Grillo per descrivere, con un nuovo post sul suo blog, i giorni conclusivi del voto per il Colle. E l’attacco dell’ex comico è rivolto proprio alla rielezione di Giorgio Napolitano, fortemente richiesta dai partiti per risolvere la situazione di stallo in cui si trovava l’Aula e alla quale il Movimento 5 Stelle si è sempre contrapposto, puntando su Stefano Rodotà, nome uscito dalle Quirinarie sul web. Già in precedenza Grillo aveva definito il voto “un colpettino di Stato furbo”.

Solo una parola, per l’ex comico, può definire quello che è accaduto, “inciucio“. “In quest’ultimo tranquillo week end di vomito – scrive sul blog – è successo un fatto straordinario. Di fronte a Montecitorio era assiepata una folla inferocita per l’ennesimo sberleffo del potere. Per l’inciucio conclamato, per il matrimonio osceno tra due amanti, il pdl e il pdmenoelle, che copulavano da vent’anni. Per la nomina di un ottuagenario spacciata come ‘gesto di responsabilità'”. A meno di un’ora dal colloquio per le consultazioni sul nuovo governo del Movimento cinque stelle con Napolitano, Grillo si scaglia contro quello che definisce “l’estremo bacio della pantofola a un signore presente in Parlamento dal 1953 (un sessantennio, nozze di diamante con la politica) che cazzia i partiti come se lui non ne fosse la più alta e storica testimonianza”.

E plaude ai parlamentari M5s, bravi nel gestire la manifestazione di protesta dei militanti del movimento di fronte Montecitorio: “La Polizia, la Digos, i Carabinieri facevano barriera. Dalla porte principale del palazzo sono usciti i deputati e i senatori del Movimento 5 Stelle per parlare con la gente, ascoltarla, dare delle risposte. Cittadini tra i cittadini. Crimi ha agito da Calmante Universale nuotando tra i presenti. La gente ha applaudito. I ragazzi del M5S si sono mescolati ai manifestanti senza alcun timore“.

La stessa responsabilità non è stata mostrata, secondo Grillo, dai politici. ”Nel mentre ‘Tom Tom’ Gasparri mostrava il dito medio alla piazza in segno di riconciliazione, protetto da un nutrito numero di guardie del corpo, e arringava ‘Finisca la violenza di Grillo. Basta torniamo alla civiltà’. Forse alludeva all’olio di ricino e al manganello. Il noto ‘economista Giovanardi‘ (così è stato etichettato dal Corrierone) ha avuto le visioni. Ha visto i fascisti ‘Chi contesta i rappresentanti del popolo (lui è stato nominato da Berlusconi grazie al Porcellum, non rappresenta nessuno, ndr), li insulta, li aggredisce è fascista. Del resto i deputati grillini ricordano i deputati fascisti che uscivano fuori sulla piazza a aizzare i manifestanti. L’esatto contrario della verità. I parlamentari del M5S hanno tranquillizzato gli animi di chi protestava contro l’ennesimo vaffanculo ricevuto dalla casta. Dovrebbero ringraziarli“, attacca il post.

“Noi non abbiamo bisogno di una scorta, giriamo in tram, in autobus senza paura. Voi con le auto blu e con la scorta per difendervi dalla rabbia dei cittadini che dite di rappresentare. Forse è il caso che facciate un esame di coscienza invece di fuggire tra i vicoli e ignorare la protesta“, conclude Grillo.

Beppe Grillo non risparmia neanche il rottamatore, escluso dall’elezione del Presidente della Repubblica. Un altro post, 20 minuti più tardi, illustra i “pensieri di Matteo Renzi”. Una sorta di memorandum di esternazioni del sindaco di Firenze, che vanno da “sto con Marchionne senza se e senza ma. (12 gennaio 2011)”, a “la privatizzazione dell’acqua è necessaria agli investimenti. (4 giugno 2011)”, fino a un “sarò sbrigativo: a me dell‘articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po’  frega de’ meno. (27 marzo 2012)”. A conclusione un intervento sull’ambiente. “Sono favorevole ai termovalorizzatori, ci sono in tutta Europa e non fanno venire il cancro. (21 aprile 2012) “. Il tutto a firma “Matteo Renzi“.

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