Per mandare avanti il Paese basta il Parlamento. A prescindere dall’esistenza di un esecutivo. Era questo, in estrema sintesi, il senso di un provocatorio post di Beppe Grillo, scritto a fine aprile sul suo blog.

Misurando, pur in un’ottica quantitativa, il numero di progetti di legge depositati alla Camera nei primi 30 giorni di legislatura, ce ne sarebbe parecchia di carne al fuoco su cui il Parlamento potrebbe esercitare le sue prerogative. Finanche giungendo a forzare i principi di separazione dei poteri all’origine dello stato di diritto. E a far rivoltare nella tomba Montesquieu.

Peccato, però, che su circa 730 progetti presentati, solo 5 provengano dalle file dei 109 deputati del Movimento 5Stelle. Sulla bassa produttività dei grillini pesa certo l’inesperienza, ma soprattutto il fatto di non aver seduto in Parlamento in precedenti legislature. Perché la gran parte delle iniziative di legge non sono vere e proprie primizie, ma sono ascrivibili a progetti messi a punto dai rispettivi firmatari negli anni precedenti. Ed evidentemente non concretizzatisi in alcuna legge.

Anche questo spiega perché i più attivi si stiano dimostrando i deputati democratici, che hanno depositato ben 366 progetti. Quelli proposti dai berluscones sono invece meno della metà (155). Il gruppo alla Camera della Lega Nord si ferma poi a quota 71; si attestano attorno a 30 progetti ciascuno i progetti di Scelta Civica, Fratelli D’Italia e del Gruppo Misto (27). Mentre Sel totalizza 15 progetti. Fanalino di coda della classifica è il gruppo dei grillini alla Camera, che ha formulato 5 proposte legislative.

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Tra i deputati ci sono poi dei veri e propri campioni nella formulazione di proposte di legge. Davide Caparini, della Lega Nord, ininterrottamente alla Camera dal 1996, ha depositato addirittura 54 PDL. Caparini è seguito a distanza dalla deputata pidiellina Michela Vittoria Brambilla, che ha eletto a minimo comune denominatore del 90 per cento dei suoi 31 progetti di legge la difesa della dignità di cani e cavalli.

Edmondo Cirielli, già eletto in Parlamento nelle precedenti 3 legislature e il democratico Guglielmo Vaccaro hanno invece firmato rispettivamente 28 e 27 progetti di legge. La top five dei deputati che più si sono spesi nella corsa al deposito di progetti di legge si chiude con Pino Pisicchio, autore di 26 proposte. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È pur vero che un’analisi qualitativa dei progetti di legge sarebbe necessaria per esprimere un giudizio compiuto sulla dignità delle proposte formulate.

Resta il fatto che se l’iniziativa dei grillini dovesse rimanere così “svogliata” rispetto a quella degli altri gruppi parlamentari, allora la battuta di Grillo non potrebbe che essere ascritta ad una strampalata provocazione.

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