La Corea del Nord condanna le esplosioni della maratona di Boston e ribadisce di essere contraria a ogni atto di terrorismo. L’inattesa dichiarazione è arrivata sabato scorso, dopo settimane di crescente tensione tra Washington e Pyongyang.

A riportare la notizia è stata l’agenzia di notizie nordcoreana Kcna, che per la prima volta chiarisce la posizione del paese estremorientale su quanto successo negli Stati Uniti: “Sottolineiamo ancora una volta che noi non siamo in alcun modo legati ad al-Quaeda, e continuiamo a mantenere una linea contraria a ogni forma di terrorismo, secondo gli accordi internazionali che abbiamo firmato”.

Le esplosioni di Boston avevano dato vita a sospetti e commenti nella rete sulle possibili responsabilità della Corea del Nord, riporta il Korea Herald Tribune. Il sito d’informazione indipendente e conservatore WND – A free press for a free people, aveva apertamente insinuato il sospetto che dietro le bombe ci fosse la mano nordcoreana.
Ma sia la Corea del Sud, sia il presidente Barak Obama avevano sin da subito invitato a essere prudenti e non arrivare a conclusioni affrettate.

Già in passato, dopo gli attentati dell’11 settembre, il paese sotto la guida di Kim Jong-un aveva messo in chiaro la propria contrarietà a queste manifestazioni di violenza. Nel 2011 infine, durante una conferenza afroasiatica sul tema della legalità  il vice ministro degli esteri norcoreano Kim Sing-gi aveva chiesto apertamente uno sforzo congiunto per rafforzare le misure internazionali antiterroristiche .

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