Questa è la lettera di una sorta di “mia ex allieva” ai parlamentari locali. Vanessa, l’ho incontrata all’istituto professionale Marazzi di Crema. Ero stato in quella scuola con la Carovana antimafia; con loro avevamo affrontato il tema del carcere e con alcuni eravamo partiti alla volta di Bruxelles per conoscere il Parlamento Europeo. E’ uno dei tanti giovani che mi scrivono perché non ce la fanno più. Sono quelli che resistono ancora in Italia. Non so per quanto.  

“Buongiorno, stamattina ho deciso di scriverle. Ho deciso di scriverle perché sono stufa. Mi sono diplomata l’anno scorso e ancora oggi non ho trovato uno straccio di lavoro. Io ho sempre creduto nella buona politica e nei buoni politici, sono una cittadina da sempre appassionata di politica, sono una che manifesta e lotta per quello in cui crede. In voi politici invece non vedo niente, vedo solo la voglia di arricchirsi sempre di più e aver sempre una poltrona fissa in parlamento.

Cosa state facendo di concreto per i giovani? Per garantirgli un futuro e farli tornare a sognare? Voi politici, ci state spegnendo, state spegnendo i nostri sogni e le nostre speranza. Non vediamo più un futuro davanti a noi, non riusciamo nemmeno ad immaginare di poter avere una famiglia.

Siete sempre così dannatamente bravi a parlare e a farci sperare con le vostre parole di cambiamento, ma poi appena si ritorna con i piedi a terra l’unica certezza che vedo è che voi la pancia l’avete sempre piena, non vi fate mancare di certo niente. Vorrei vedervi al posto nostro. Vorrei vedervi solo un giorno prendere il posto di un padre di famiglia disoccupato, o di un giovane di 20 anni che si sente un peso per la sua famiglia perché non riesce a trovare un posto di lavoro. Mi creda, non c’è cosa più brutta che aver 20 anni e non avere più sogni per colpa vostra.

Nonostante tutto, io voglio ancora credere in una politica onesta e che si occupi dei suoi cittadini… Anche se so che ormai vanno avanti solo i furbi e alle persone oneste e sincere vengono tagliate le gambe.”

 

Articolo Precedente

Licenziamenti in aumento. Colpa della legge Fornero?

next
Articolo Successivo

Cassa integrazione, Fornero: “Almeno 2,3 miliardi nel 2013. Ma niente decreti”

next