Che sia un programma “scomodo” è risaputo. Perché le inchieste di Report, il programma ideato e condotto da Milena Gabanelli (la giornalista è tra i dieci candidati alla Presidenza della Repubblica scelti dalle cosiddette “Quirinarie” del Movimento 5 stelle), colpiscono sempre nel segno.

Così il servizio andato in onda domenica 14 aprile su Raitre, in cui si ricostruiva tra l’altro l’inchiesta sugli appalti ai bus nella Capitale che ha scosso la giunta di centrodestra portando all’arresto dell’ex ad di Eur Spa Riccardo Mancini, ha scatenato le ire del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Poco dopo la trasmissione, il primo cittadino della Capitale ha annunciato via Twitter che si rivolgerà alla magistratura: “Alla Gabanelli solo una risposta: querela per diffamazione e risarcimento danni per le menzogne contro Roma in onda su Report”. Eppure, come ha spiegato la giornalista all’inizio e alla fine del servizio, la redazione di Report ha tentato, invano, di ricevere risposte dal primo cittadino che fino alla fine si è sottratto all’intervista.

Dopo Alemanno, anche il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, annuncia in un tweet di voler denunciare Report: “Non avrei mai creduto di querelare un giornalista. Per la prima volta lo farò: sulla mia onestà non si scherza” ha dichiarato. Nell’inchiesta anche la Belviso era stata citata a proposito dell’indagine sui punti verdi qualità. Una nota del Campidoglio ha poi annunciato: “In merito alle dichiarazioni de segretario dell’Usigrai e della conduttrice di Report, Milena Gabanelli, si sottolinea che il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, non si è sottratto ad alcun confronto o intervista ma, come emerge dalla mail inviata dall’ufficio stampa di Roma Capitale alla redazione di Report il 27 marzo, il sindaco aveva dato disponibilità ben due volte, nei giorni 28 o 29 marzo ad effettuare l’intervista”.

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