“Non abbiamo nulla di negativo da annunciare su Mirafiori”. Così l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, risponde a una domanda durante la conferenza stampa al termine dell’assemblea degli azionisti. Il numero uno del Lingotto dice anche: “Continuiamo a lavorare sul progetto di Mirafiori, ma non faremo annunci fino a quando non avremo certezze”. Il gruppo ha, comunque, una buona liquidità di circa 20,9 miliardi di euro. Ma – spiega Marchionne – “fino a quando la situazione europea non troverà una base di certezza, trovo che sia prudente conservare il massimo della liquidità. Stiamo pagando interessi fuori dagli schemi per assicurarci la possibilità di fare operazioni industriali nel futuro”. E in proposito sull’adesione dell’aumento di capitale di Fiat in Rcs Mediagroup, alla domanda “Se in Italia convenga investire sull’editoria, piuttosto che sull’automobile?”, Marchionne risponde: “Bella domanda”. Intanto prima dell’assemblea degli azionisti Fiat Spa, sono stati migliaia i metalmeccanici che hanno sfilato per le strade di Torino: gli operai di Mirafiori, la maggior parte dei quali in cassa integrazione, come tutti gli addetti delle fabbriche dell’indotto. Nina Leone, ex delegata Fiom a Mirafiori, spiega: “Questo corteo è quello che sta lasciando la Fiat a Torino, cassa integrazione e licenziamenti. Se hanno dei soldi da investire lo facciano qui, come hanno promesso” di Cosimo Caridi

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