Una famiglia italiana su cinque è povera. E’ quanto emerge da un’indagine della Banca centrale europea, che ha analizzato i redditi nei diversi Paesi dell’Eurozona. Fissando la soglia di povertà a 9.200 euro (valore medio tra i Paesi che adottano l’euro), la percentuale di povertà tra le famiglie italiane si attesta al 19,8 per cento. Considerando le soglie nazionali, per l’Italia a 8.500 euro, la percentuale di poveri nel nostro Paese scende invece al 16,5 per cento.

Il monitoraggio dell’Eurotower, eseguito su 62mila famiglie europee, rivela però che mediamente le famiglie italiane possono contare su un patrimonio – che comprende liquidi, depositi, titoli e abitazioni – pari a 275.200 euro, ben oltre la media europea e nettamente superiore ai 195.200 euro di un nucleo familiare tedesco. Ma le cose cambiano ancora se si va a guardare il reddito, ovvero i soldi su cui una famiglia può contare concretamente per le proprie spese: qui il nostro Paese, con 34.344 euro l’anno, finisce sotto la media europea (37.843 euro) e ben lontano dalla Germania, dove il reddito familiare è quasi un terzo superiore al nostro, e pari a 43.531 euro.

L’Italia presenta poi percentuali di partecipazione ai mercati finanziari inferiori a quelle dell’area euro per quasi tutti gli strumenti, ad eccezione delle obbligazioni e dei titoli di Stato, detenuti da quasi il 15 per cento delle famiglie a fronte del 5 per cento registrato nell’area euro.

Per quanto riguarda l’indebitamento, invece, è diffuso soprattutto nei Paesi Bassi e a Cipro (circa il 65 per cento). La frequenza dell’indebitamento cresce nell’area euro all’aumentare del reddito, del numero dei componenti della famiglia e del grado di istruzione. Le famiglie indebitate passano dal 22,9 per cento tra quelle meno abbienti al 61,5 per cento per le famiglie più agiate. Anche in Italia si osserva un andamento analogo, sebbene le percentuali di indebitati si attestino su valori inferiori (13,3 e 42,3 per cento rispettivamente).

Il valore medio per il mutuo è di 68.400 euro, molto più elevato dei 5mila euro medi per il debito non ipotecario. L’ammontare medio di tutti i tipi di debito nell’eurozona è di 21.500 euro. Il 60,1 per cento delle famiglie dell’Eurozona è proprietario della casa in cui vive e il 23,1 per cento anche di una seconda abitazione. A fronte di un valore medio di 221.139 euro per l’abitazione di residenza in Eurolandia, in Italia tale valore è di 253.966 euro, mentre la dimensione media passa dai 113 metri quadri dell’area euro ai 115 dell’Italia.

Articolo Precedente

Eurostat, “Italia in Europa ultima per spesa destinata alla cultura”

next
Articolo Successivo

Eurozona, quando Fantozzi si crede l’ispettore Callaghan

next