Il rapporto medico-paziente si è negli anni complicato, allontanato e raffreddato. La medicina difensiva ed i consensi informati hanno aumentato le incomprensioni e la mancanza di fiducia. L’abuso da parte del medico della professione ha creato malati che malati non erano. Nessuno, come nella società, si fida di nessuno. 

Occorre sfruttare le nuove tecnologie per provare a riavvicinare i cittadini, ancor più indispensabile quando il prezzo da pagare è la salute. Il progetto tweetsalute,  composto da tre fasi, viaggia su questa strada.

La prima fase, già attiva da qualche mese molto “impersonale”, permette ai pazienti di porre una domanda in modo assolutamente gratuito al medico sfruttando Twitter. Diciotto specialisti, che hanno una faccia, un nome ed una storia professionale, rispondono ad un account comune (@tweetsalute) oppure singolarmente per specialità (nel sito www.tweetsalute.com gli account per specialità).

La seconda fase, attiva da qualche giorno, “unidirezionale” sfrutta l’account tweetsalute di YouTube per comunicare dal medico al cittadino argomenti prevalentemente di prevenzione in ogni specialità.

Per completare il progetto occorrerà partire con la terza fase sfruttando il canale tweetsalute di Skype. I medici parlano e vedono i cittadini ed in modo “bidirezionale” spiegano e rispondono a domande o ad argomenti prestabiliti utilizzando luoghi di riunione quali oratori, comunità, scuole ecc. Solo al completamento di questa fase otterremo, grazie alla tecnologia che in questo caso non isola ma unisce, una conoscenza, fiducia e stima reciproca fondamentale per costruire un nuovo rapporto medico-paziente. Ovviamente solo la visita medica può dirimere dubbi e fare diagnosi. Tweetsalute non pretende di sostituirla ma di integrarla e completarla nella disponibilità completa che il medico, per sua scelta di vita, deve avere verso il cittadino-paziente. Nei giorni scorsi un lungo colloquio con l’Assessore al Welfare del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, ha aperto qualche via che dovrà essere necessariamente verificata nella ricerca di portare nuovamente #ilpazientealcentro.

@defelicemilano


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