La tensione che ha caratterizzato l’appuntamento di Pontida ha travolto anche il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio Tosi. Al suo arrivo sul palco è stato accolto dai fischi di alcuni militanti veneti, gli stessi che in precedenza avevano avuto un vivace scambio di opinioni con alcuni militanti maroniani. Spintoni e minacce anche per i giornalisti presenti all’evento leghista. Agli operatori della stampa era stato impedito di avvicinarsi ai sostenitori di Umberto Bossi, che dal palco li ha definiti “giornalisti di regime”   di Francesca Martelli e Alessandro Madron

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Campidoglio, primarie del centrosinistra. Nei gazebo “l’affluenza c’è, la serenità no”

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Casini: “Monti? Scelta sbagliata. Ora un patto tra Bersani e Berlusconi”

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