La Bologna del sesso dagli anni ‘20 agli anni ‘50, le case chiuse, via delle Oche, via Bertiera, via dell’Orso, le maitresse, i modi di dire, i delitti, le storie di miseria e di prostituzione, i personaggi, il mondo in cui è cresciuta una città da sempre abbinata, nell’immaginario e non solo, al proibito, al sesso, alle caratteristiche delle donne. Ecco Calde le Pere, la piece teatrale dell’attore, comico e commentatore Giorgio Comaschi in scena sul palco del teatro Duse il 6 e 7 aprile 2013.

La Bologna libertina, Bologna di notte, Bologna col suo fascino dentro e fuori da un letto, sotto o sopra a un lenzuolo. Comaschi, prendendo spunto da una documentazione di Bruno Mengoli, rivisita con la chiave del racconto un po’ giornalistico e un po’ teatrale quell’ambiente, servendosi di immagini d’epoca per far rivivere quelle atmosfere e quelle storie maledette. Ma la chiave è anche quella della comicità, di un modo di ridere sul proibito che è sempre stata caratteristica di Bologna.

Il titolo prende spunto da una di queste storie, una donna, una prostituta di bordello che veniva chiamata così, “Calde le pere”, perchè quando in bicicletta percorreva via Rizzoli (senza le mutandine) e voltava per via Indipendenza, metteva i piedi sul manubrio e urlava a squarciagola il suo soprannome.

Dalle clandestine di via Bovi Campeggi alle donnine di lusso di via dell’Orso, fra risate e drammi, fra prese in giro e ladruncoli da quattro soldi il racconto, sottolineato da canzoni e musiche dal fascino retrò, si snoda in un’ora e venti di suggestioni, nostalgia e risate. Lo spettacolo, con la partecipazione di Marta Mondelli, è vietato rigorosamente ai minori di anni 16.

Info: 051 231836 – biglietteria@teatrodusebologna.it

Articolo Precedente

Orchestra Maniscalchi, dal Manzoni parte il tour nazionale Diamoci del tu

next
Articolo Successivo

Bologna, omaggio a Fabrice Melquiot. L’Inatteso in scena con Anna Amadori

next