Non è ancora tempo di smart city, ma Modena sta vivendo una felice stagione creativa grazie alla nascita di nuovi spazi e alla conferma di realtà capaci di rinnovarsi continuamente; i giovani modenesi si stanno riprendendo il centro storico investendo tempo e denaro per dare a una città in declino un nuovo aspetto, una piccola, lenta rivoluzione;

In via Carteria, c’è Emilia ruvida, due piccole stanze di totale anarchia, dove potete assistere a showcase, vernissage e reading, davvero dura non tornarci spesso; poco più in là il Cayce’s Lab, project room, pare di essere bloccati nel passato o nel futuro, come preferite; il livello della Galleria D406 in via Cardinal Morone è sempre più alto, sempre più ‘street’ grazie alla fusione con Avia Pervia, a maggio porteranno nella bassa modenese una squadra di writers mai vista prima; cambiano anche i negozi, per gli amanti del vintage più ricercato è nato Friperie, in via Muzzioli, non solo shopping, a volte ci sono anche mostre, a volte concerti…

Uscendo da Modena, non si può non citare il MEME di Carpi, meta di culto per pittori, scrittori, giovani promesse o artisti affermati, c’è anche un curatissimo shop dove trovare incredibili oggetti di design o piccoli gioielli dell’underground emiliano, ma non solo.

Lancio la proposta di dedicare una notte ai creativi modenesi, sarebbe un evento di grande successo, altro che il fallimentare progetto del Villaggio Artigiano, il centro storico è tutt’altra cosa.

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