Un ritorno che ha colto tutti di sorpresa, una reunion del tutto inattesa, ma a vedere i numeri altrettanto gradita. I Litfiba sbarcano a Bologna e fanno il tutto esaurito come già in molte altre città d’Italia. Cresce l’attesa per il concerto di giovedì 4 aprile all’Estragon, il primo in Emilia da quando Piero Pelù e Ghigo Renzulli hanno reincontrato Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi, i membri originari con cui iniziarono a suonare nei primi anni Ottanta a Firenze: la serata è sold out da molte settimane. Quella dell’Estragon peraltro non sarà l’unica data emiliana della band fiorentina, che il 13 aprile suonerà a Cortemaggiore in provincia di Piacenza.

Il successo della tourneè intitolata Trilogia è stato tale che dopo pochi mesi dalla prima esibizione è già stato pubblicato un disco live, uscito il 26 marzo scorso. Il gruppo guidato da Pelù porterà sul palco solo le canzoni della cosiddetta Trilogia del potere, i primi tre dischi pubblicati tra il 1985 e il 1989: Desaparecido17 ReLitfiba3, pietre miliari della musica italiana degli anni Ottanta. Verrà lasciato da parte tutto il repertorio che va da El Diablo in poi, da quando il bassista Gianni Maroccolo e il compianto batterista Ringo De Palma lasciarono la band per suonare coi Cccp di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.

Eroi nel ventoIstanbulLa predaApapaiaRe del silenzioLouisianaIl ventoSantiagoCi sei solo tuAmigoTex saranno alcune delle canzoni in scaletta. Certo, i numeri dei concerti non sono quelli delle tourneè del 1997 e del 1999, quando Renzulli e Pelù al crepuscolo della loro ‘prima carriera’, riempivano gli stadi e i loro album scalavano le classifiche grazie al suono più commerciale delle canzoni di quegli anni. Oggi all’inizio di questa ‘seconda era’ si parla di nuovo di club come 25 anni fa. All’Alcatraz a Milano, tra gennaio e marzo i Litfiba per 4 volte hanno riempito il locale, con il tutto esaurito. 

La vicenda dei Litfiba, almeno di quelli targati Pelù-Renzulli, si era interrotta alla fine del millenio. Dopo l’addio del cantante nel 1999, Renzulli aveva mantenuto in vita il progetto con altri cantanti, ma senza alcun successo. La carriera solista di Piero era andata avanti invece con alcuni acuti, ma senza lasciare un’impronta nella storia della musica. Così nel 2009 arriva l’annuncio della reunion tra il cantante e il chitarrista. 

Il pubblico apprezza, ma la vera sorpresa per i fan arriva nel 2012, quando i due ritrovano anche Aiazzi e Maroccolo. Prima qualche comparsata insieme durante alcuni concerti, poi la decisione di riproporre la Trilogia in una tourneè invernale. All’inizio i manager avevano programmato poche date, ma di fronte ai primi sold out molte sono state replicate.

Le carriere di Maroccolo e Aiazzi avevano prese altre strade molti anni fa. Maroccolo, sempre con Zamboni e Ferretti, aveva messo in piedi il fortunato progetto dei Csi e lanciato gruppi come i Marlene Kuntz. Antonio Aiazzi invece, che con i suoni new wave delle sue tastiere aveva marchiato a fuoco lo stile dei Litfiba almeno quanto la voce di Piero Pelù, aveva abbandonato il gruppo nel 1995 (anche se ufficialmente anche lui era solo un turnista collaboratore già dal 1990).

Dopo i dischi della Trilogia gli album El Diablo e Terremoto (i primi senza Maroccolo) avevano segnato all’inizio degli anni Novanta la svolta rock della band e un successo sempre più ampio. Con l’album Spirito del 1995 e la successiva uscita dalla band anche di Aiazzi, il suono del gruppo aveva virato decisamente su sonorità pop. Ma gli ultimi due lavori pubblicati prima della separazione tra Pelù e Renzulli, Mondi Sommersi e Infinito, furono tanto venduti e di successo a livello commerciale, quanto poco memorabili artisticamente.

Oggi il ritorno alle origini. Con la speranza (difficile che si avveri) per molti fan della prima ora e per chi già ha sentito i quattro all’opera, che il ritorno di fiamma tra i quattro non sia effimero.

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