”Per il momento nulla è chiaro se non che la paralisi politica italiana continua”. Il corrispondente da Roma della Bbc descriveva così, nella tarda serata di sabato scorso, l’ultima mossa del presidente Giorgio Napolitano, la creazione di due gruppi di ‘saggi’ per sbloccare lo stallo post-elettorale. Uno stallo che, sotto la lente della stampa internazionale, è destinato tuttavia a durare mentre all’orizzonte diventa via via più nitida l’ipotesi di un ritorno alle urne. Anche perché, dalla Gran Bretagna agli Usa, i media stranieri interpretano la decisione del capo dello Stato soprattutto come l’estremo tentativo di guadagnare tempo, evitando nuove e rischiose reazioni dei mercati finanziari.

Complice la complessità politico-istituzionale della congiuntura venutasi a creare in Italia, la stampa estera ha mantenuto una certa prudenza nell’interpretare l’istituzione delle due ‘commissioni’. E dagli statunitensi New York Times e Wall Street Journal fino al foglio britannico The Financial Times, i principali quotidiani anglosassoni riassumono il passo del presidente come “una nuova virata per superare la paralisi politica” o, rimarca il Wsj, come “un inusuale stratagemma per guadagnare tempo per risolvere le profonde divisioni politiche del Paese”. Con all’orizzonte il cambio della guardia al Quirinale: “La mossa – scrive il Nyt – suggerisce che Napolitano potrebbe lasciare il compito di formare un nuovo governo al suo successore. E se lo stallo continuerà, questi potrebbe sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni, a giugno al più presto”.

Le agenzie Reuters e Bloomberg oggi riportano le critiche giunte al gruppo dei saggi da Pd, Pdl e M5S, mentre il quotidiano spagnolo El Paìs, in un editoriale intitolato “Un Paese paralizzato” sottolinea come “l’Italia sia destinata a nuove elezioni se persiste la meschinità dei suoi leader di partito”. Per El Paìs Napolitano, con “un gesto che gli fa onore, ha fatto una mossa disperata per rompere il marasma politico”, ma se la sua proposta fallisce, il prossimo capo di Stato convocherà nuove elezioni e “stando ai sondaggi, si ripeterà la situazione attuale” in un Paese che ha “assoluta necessità di politici capaci di risolvere i problemi e gestire le aspirazioni sociali”.

All’ottica pessimista del quotidiano madrileno si aggiunge quella del tabloid tedesco Bild, che titola “Paura del terremoto in Italia”, evidenziando come per l’Italia siano “ore difficili” ma “potrebbero diventare ancora più difficili per il Paese della crisi”. In Francia, infine, per il giornale economico Les Echos Napolitano “ha calato il suo ultimo ‘jolly'” per uscire dall’impasse, puntando anche sulla piena operatività dell’attuale esecutivo guidato da Mario Monti. E proprio al Professore Le Monde dedicava un articolo nelle ore successive alle dichiarazioni di Napolitano, sottolineando come il capo dello Stato “in mancanza di un governo abbia prolungato il calvario di Monti”. Con un’evidente motivazione: “Napolitano sa bene che la permanenza di Monti è un valore sicuro, a torto o a ragione, sulla scena europea e per i mercati”. Mentre “per il resto – concludeva Le Monde – è tutto molto meno chiaro”.

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