Nei prossimi mesi al Comune di Torino verranno sbloccati 5 milioni di euro da destinare ai nomadi. Immediata la risposta della Lega Nord, per bocca del capogruppo in consiglio regionale: “Affittiamo dei treni e rimandiamoli a casa”. I nomadi che vivono nei campi nelle periferie della città sono 5mila. Le condizioni igienico-sanitarie sono simili a quelle dei campi profughi mediorientali: niente acqua corrente, né elettricità, né fogne. Nel solo campo di Lungo Stura, irregolare secondo il Comune, ma nel quale vivono quasi 1000 persone, questo inverno sono scoppiati tre incendi, dovuti alle stufe a legna accese giorno e notte. I minori sono una buona fetta della popolazione dei campi, in molti frequentano le scuole del quartiere anche se con grandi difficoltà, come spiega uno dei padri: “Non c’è acqua e i bambini sono troppo sporchi per andare in classe”  di Cosimo Caridi

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