La mattina dopo la morte di Enzo Jannacci restano la nebbia e la pioggia di una Milano che si sveglia più sola. Restano i ricordi di amici, artisti, cantanti e dei tantissimi che almeno una volta lo hanno sentito cantare e su quelle note hanno sorriso e amato. Tanti i messaggi affidati a Twitter e Facebook, in attesa di recarsi alla camera ardente di Milano, allestita per tutta la giornata del 30 marzo presso la Clinica Columbus.

Il ricordo delicato di un amico arriva da Aurelio Ponzoni, del duo Cochi e Renato, che ai giornalisti racconta: “Parlare di Enzo? E’ come parlare di un fratello, un fratello che è morto. Per me era uno di famiglia. Era un grande artista, un poeta, un uomo eccezionale, ma per me e Renato è stato soprattutto un fratello maggiore. Uno che ci ha tanto aiutato”. Pensiero commosso a cui fa eco la figlia di Giorgio Gaber, Dalia, che scrive solo “ti voglio bene” e posta una foto da giovani dei due artisti. Poi arrivano i cantanti e artisti che hanno voluto per l’ultima volta salutare in pubblico Jannacci. Poche parole per commentare la notizia che nessuno avrebbe voluto dare. Comincia Francesco Guccini, scrivendo: ”Quelli che… Adesso sanno l’effetto che fa. Buon viaggio” e riporta la frase del suo musicista Juan Carlos Biondini: “Un altro pezzo di quest’Italia che si sgretola poco a poco se ne va. E non ci sono più ricambi”. Ma l’inchino unisce i cantanti di nuova e vecchia generazione in un saluto commosso al ‘maestro’. Jovanotti sceglie la canzone Vivere e dice: “Uno dei tanti capolavori. Ciao Enzo”. “Ciao genio”, è la frase di Marco Mengoni. “Addio Enzo. La tua musica lassù sarà ancora più originale”, scrive invece Biagio Antonacci.

Luca Carboni su Twitter parla dell’emozione interpretando i testi del cantante di Milano: “Qualche anno fa, avevo voluto testimoniare la mia stima per Enzo cantando Vincenzina. Un pensiero al grande Enzo”. E’ lo stesso testo scelto da I Nomadi che lo salutano con un “Ciao Grande Artista… salutaci le stelle!”. E poi ancora Gigi D’Alessio, a cui hanno fatto eco i Negramaro con una citazione da “Messico e nuvole”: “Che voglia di piangere ho… addio Enzo!”. Poi ancora Syria e Paola Turci che dice: “Rimangono tutte le tue canzoni e un pezzo di strada fatta insieme”.

Enrico Ruggeri scrive: “Lo ricordo bene: intelligente spiritoso, surreale, geniale. Ha raccontato la poesia di Milano”. Red Ronnie cita la celebre Vengo anch’io. No tu no e dice: “Al suo funerale Enzo Jannacci vedrà che tutti piangono davvero, non solo le suore”. Gianni Morandi sceglie una foto insieme a Jannacci e Adriano Celentano per raccontare l’amico: “Un poeta estroso, ironico, geniale, con quella vena malinconica, ma così sublime. Un innovatore, capace di lasciare sempre la sua inconfondibile impronta. Ci mancherai”.

Tanti anche gli uomini di spettacolo e giornalisti che hanno voluto salutare Jannacci. Comincia Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa scrivendo: “Anche se poteva sembrare che non si capisse niente, nessuno è mai stato tanto chiaro, preciso e sincero come lui”. E poi Gad Lerner: “Enzo Jannacci, rimpiango un genio che se ne va insieme alla Milano meravigliosa delle sue canzoni”. Anche Piero Chiambretti lascia un pensiero: “Tutti a ricordarlo ma a farlo lavorare pochi. Vedi Laureato Bis” alludendo alla trasmissione che avevano condotto insieme nel 1996. Luca Bizzarri aggiunge: “Cristo come mi dispiace. Addio, signor pur talento”. E ancora: “Jannacci se ne è andato. Un artista anticonformista, surreale, un po’ Buster Keaton un po’ Gilbert Becaud. Il non sense de Milan. Ciao”, scrive Ezio Greggio. Tra i registi invece Paolo Virzì che propone di dedicargli una piazza: “Per spiegare che anche i milanesi hanno un anima era il primo che veniva in mente. Dovrebbero dedicargli Piazza Duomo o un intero quartiere”. Oppure Gabriele Muccino: “Mi consola solo immaginare Jannacci e Gaber insieme”.

Non manca il ricordo del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che parla dello stretto legame tra la città e il suo poeta: “Ci ha lasciato un grande artista, un grande milanese. Enzo Jannacci ha amato Milano ed è stato ricambiato. Con la sua ironia e le sue canzoni ha raccontato la Milano più vera. Rimarrà nella storia della città”. Tra i politici Roberto Maroni, leader della Lega Nord, che scrive su Twitter un messaggio in dialetto: ”Addio cuore e musica di Milano. Riposa in pas, cunt i too scarp del tenis”. L’ultimo saluto al cantante è affidato a giornalisti e social network, in attesa che vengano rese note le date del funerale, probabilmente fissato per i giorni successivi le feste pasquali.

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