A Roma un convegno di Assocarboni sul piano energetico nazionale. Bollette care e costo dell’energia troppo alto, tanto da rendere poco competitive le imprese italiane, sono questi i problemi che emergono dalla conferenza. Gli industriali hanno le idee chiare, Chicco Testa di Assoelettrica afferma: “Bisogna puntare su gas e carbone, come negli Stati Uniti e in Germania”. “Le aziende chiudono o delocalizzano, bisogna aprire subito le centrali di carbone previste” dice Andrea Clavarino, il presidente di Assocarboni. Le rinnovabili non sono la soluzione ai problemi energetici per i partecipanti al convegno. “Costano care e producono poco, l’Italia ha investito 60 miliardi per produrre un 5% di energia pulita, inoltre sborsiamo sussidi per 12 miliardi l’anno” sostiene Clavarino. Contro le trivellazioni e le nuove centrali a carbone si schiera il Movimento 5 stelle, favorevole ad un sistema energetico sostenibile che sfrutti anche i rifiuti. “Il loro programma non è fattibile, solo chiacchiere, e poi anche Grillo al Colle ci è andato in van, mica con il mulo” ironizza Testa. Tra la platea anche il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini: “Per fortuna che c’è l’Europa che ha indicato la strada, più rinnovabili e decarbonizzazione dell’economia – continua -, noi paghiamo sussidi di migliaia di euro per centrali petrolifere ferme a causa della crisi e della diminuzione dei consumi”. Per quando riguarda il caso Germania che apre nuove 12 centrali di carbone in sostituzione del nucleare, Zanchini dice: “Bisogna essere strabici per vedere soltanto questo aspetto e non soffermarsi sulla massiccia produzione di energia pulita fatta dai tedeschi che si sono dati come obiettivo il 2050 per la conversione della produzione al 100% rinnovabile”  di Irene Buscemi

 

 

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