Il gran imam di al Azhar, Ahmed el Tayyeb, ha inviato un messaggio di congratulazioni a papa Francesco nel quale auspica “un mondo pieno di cooperazione e amore per assicurare valori comuni e mettere fine alla cultura dell’odio e della diseguaglianza”. Nel telegramma, spedito ieri, el Tayyeb  – secondo quanto riportato dall’Ansa che cita fonti del massima istituzione del mondo sunnita –  fa le congratulazioni anche “ai fratelli cattolici di Occidente e Oriente” per la loro scelta, auspicando che il nuovo pontificato contribuisca ad una “epoca positiva per tutti i popoli in un mondo che cambia sempre e che ha bisogno di stabilità e di pace”.

Il messaggio è un primo segnale di disgelo, dopo la rottura completa del dialogo fra al Azhar e il Vaticano due anni fa in seguito ad alcune dichiarazioni di Benedetto XVI sulla necessità di proteggere i cristiani in Medio Oriente dopo l’attentato alla chiesa copta di Alessandria d’Egitto nella notte di capodanno del 2011. “Si tratta di un primo passo avanti, ora vediamo la risposta”, fa sapere una fonte qualificata di al Azhar. “Se riceviamo una risposta positiva per l’Islam, il dialogo può ripartire”, ha sottolineato.

Il pontefice nell’udienza nella sala Clementina del 20 marzo per ricevere i rappresentanti delle altre fedi aveva parlato di “amicizia e rispetto” per tutti invitando a sentire “vicini” anche coloro che non credono ma sono alla ricerca di Dio. “Apprezzo molto la vostra presenza”, aveva “innanzitutto” ai musulmani “che adorano Dio unico, vivente e misericordioso” e a tutti gli altri. Una frase che ha spinto il mondo islamico a dirsi pronto a riaprire il dialogo come ha fatto sapere l’Unione internazionale degli studiosi musulmani (Iums) guidata da Yusuf Al Qaradawi, che aveva precedentemente interrotto ogni comunicazione con Papa Ratzinger.

Intanto la sala Stampa vaticana informa che Papa Francesco celebrerà la messa del pomeriggio del Giovedì Santo, il prossimo 28 marzo, nel carcere minorile romano di Casal del Marmo. “Com’è noto – sottolinea la sala stampa vaticana – la Messa della Cena del Signore è caratterizzata dall’annuncio del Comandamento dell’amore e dal gesto della Lavanda dei piedi. Nel suo ministero come Arcivescovo di Buenos Aires, il cardinale Bergoglio usava celebrare tale Messa in un carcere o in un ospedale o in un ospizio per poveri o persone emarginate”. Con la celebrazione a Casal del Marmo, “il Papa Francesco continua tale uso, che dev’essere caratterizzato da un contesto di semplicità”. Le altre celebrazioni della Settimana Santa si svolgeranno invece secondo l’uso abituale. Papa Benedetto XVI aveva visitato l’Istituto di Casal del Marmo il 18 marzo 2007, celebrandovi la Messa nella Cappella del “Padre Misericordioso”.

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