Un avvocato di 38 anni che si definisce “esperto nel settore degli appalti pubblici” sfiderà Gianni Alemanno e il candidato del centrosinistra per la poltrona di sindaco di Roma nelle elezioni di fine maggio. E’ Marcello De Vito, scelto dal Movimento 5 Stelle con le primarie online tra gli iscritti che si sono svolte negli ultimi due giorni. Netto sarebbe il distacco rispetto al primo degli 11 rivali, Daniele Frongia, esperto di statistica 40enne, ma non ci sono ancora dati ufficiali.

De Vito, che sarà presentato venerdì alla stampa, è iscritto a M5S da meno di un anno, ma sembra sia molto stimato da Beppe Grillo. Come ricorda sempre, a spingerlo ad avvicinarsi al movimento fu il discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la Festa della Liberazione, il 25 aprile 2012. “Diceva che in Italia non si può prescindere dai partiti e che bisognava dividere la politica dall’antipolitica – racconta De Vito -. Concetto assolutamente condivisibile, soltanto che non ha detto che l’antipolitica è quella che ci ha governato fino a oggi”.

Una frase, quella del capo dello Stato, da lui definita “grave e anticostituzionale”: qualche giorno dopo iniziò a frequentare le riunioni del movimento. Attivista del IV Municipio di Roma, nella zona di Conca d’Oro, De Vito ha svolto un ruolo di primo piano nella presentazione in Corte d’Appello della lista M5S per le elezioni regionali del febbraio scorso.

La candidatura “era un mio pallino”, ammette nel video di presentazione online, “da avvocato esperto nel settore degli appalti pubblici da 10 anni penso di essere utile soprattutto in questa istituzione”. De Vito ha promesso di farsi portavoce degli attivisti. Il programma sarà elaborato in modo partecipato, ma intanto il 38enne avvocato ha elencato le sue priorità: far tornare pubblici i servizi locali, rifiuti zero e stop allo sfruttamento del suolo. E poi metropolitane leggere ed estensione delle zone pedonali e delle piste ciclabili. “Il Comune è in uno stato pre-fallimentare – ha detto al Presentation Day del 13 marzo -, con 13 miliardi di debiti, di cui 7,5 per i derivati. Bisogna aprire un contenzioso su questi contratti: a Milano facendo così hanno recuperato 700 milioni”. Eletto nelle urne virtuali da 5 mila attivisti, secondo gli organizzatori, poco più di un terzo secondo altre fonti, De Vito rappresenterà una forza che a Roma ha preso oltre il 27 per cento alla Camera, a ridosso del Pd primo partito. Il suo obiettivo è un nuovo tsunami sul Campidoglio.

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