La strada per Palazzo Chigi passa da Susa. In particolare sabato 23 marzoL’elezione di Boldrini e Grasso non è la vittoria della linea di Bersani – casomai di Vendola – ma della capacità di mettere in tensione positiva la concorrenza  tra Italia Bene Comune e 5 stelle. E’ la novità nel senso sostanziale e non televisivo-battutistico, è la proposta di buona politica di autenticità, onestà, giustizia sociale. E’ anche la prova che se si esce almeno un po’ dallo schema  politico tradizionale, in 5 stelle si apre un dibattito vero. Che può essere solo tra gli elettori, ma anche tra i senatori. Sbaglia però chi pensa o pensasse che  “così abbiamo spaccato 5 stelle”, adesso il Pd può riprendere la marcia prevista e incoronare il governo o passare presto all’incasso in una verifica elettorale.

C’è bisogno che le novità siano sostanziali e vadano incontro a sentimenti presenti nei milioni di voti che 5 stelle ha sottratto alla sinistra. Tra i quali sentimenti c’è indubbiamente il rifiuto degli sprechi di denaro pubblico per opere che feriscono il territorio senza essere necessarie.

Sabato 23 marzo  c’è una importante manifestazione da Susa a Bussoleno, contro il Tav Torino Lione inteso non soltanto come danno a un territorio ma come la Grande Opera Inutile per eccellenza, il Ponte sullo Stretto di vecchie lobby torinesi. E’  stato l’ intransigente attaccamento al Tav da parte del Pd locale a far perdere al centrosinistra la Regione Piemonte nel 2010. (Per pochissimi voti questa volta non si è perso il premio di maggioranza al Senato in Piemonte. Se fosse successo, altro che Grasso…)

Tanti nel Pd sanno benissimo che non c’è bisogno, anzi che non ci possiamo permettere il Ponte sullo Stretto in Val di Susa, ma non  hanno osato dirlo chiaramente. Tranne Laura Puppato che ne ha fatto un tema della sua campagna alle primarie.

Alla manifestazione di sabato 23 a Susa 5 Stelle ha promesso di far partecipare tutti i suoi parlamentari. Tutti!
Sinistra Ecologia e Libertà andrà anch’essa con una delegazione parlamentare. La gente che si è impegnata nella campagna elettorale per il centro sinistra farebbe bene a farci un pensiero. Soprattutto lo dovrebbero fare i nuovi parlamentari e i giovani leoni, turchi o renzi che siano, del Pd. Innanzitutto perché la battaglia contro quella linea inutile è giusta, sembra che lo stia per capire  anche Hollande. E comunque, perché se non ci si vuole mettere nelle mani di Bossi e Monti, se si vuole ripetere il miracolo delle 5 stelle che si muovono, non si può lasciare a Grillo tutta o quasi la bandiera No tav.

 

Articolo Precedente

Un piano B per salvare l’agricoltura

next
Articolo Successivo

Agricoltura, consumo di energia cala del 40% in 2 anni con la tecnologia green

next