Non c’è pace per i lavoratori della Marcegaglia di Forlì. Questa volta al centro dello scontro tra azienda e sindacati c’è il premio di produzione 2012. “L’azienda – recita un comunicato unitario di Cgil-Cisl e Uil – ha comunicato che il premio sul 2012 non è stato raggiunto”. L’effetto pratico della comunicazione è la richiesta di restituzione dei 325 euro già anticipati a luglio 2012. Complessivamente una perdita di 650 per ciascun lavoratore dello stabilimento di Forlì.

Una decisione unilaterale che non piace ai lavoratori che hanno scioperato per protestare contro quello che considerano un mancato rispetto degli impegni assunti. “Ci hanno anche detto che lo scorso anno c’è stata la crisi economica – spiega Michele Bulgarelli della Fiom di Forlì – eppure in azienda sono state fatte 16mila e 800 ore di straordinario, non c’è stato nemmeno un accenno di cassa integrazione e nessuno è stato costretto a smaltire le ferie. Di che crisi stanno parlando?”.

La paura del sindacato di Landini è che per i prossimi 12 o 24 mesi possa determinarsi una situazione simile, e saltare nuovamente il premio concordato. “Abbiamo fatto presente all’azienda che per Forli esistevano patti precisi raggiunti a luglio 2011 che prevedevano una certezza nel riconoscimento economico ai lavoratori e che erano stati anche formulati in un’apposita lettera scritta dalla Direzione ai delegati sindacali. Ora ci rendiamo conto che in Marcegaglia non valgono più gli impegni assunti al tavolo di trattativa e nemmeno quelli scritti”.

Marcegaglia, attraverso il proprio ufficio stampa, rivendica trasparenza nella decisione e spiega che l’accordo sul premio di produttività è stato sottoscritto in 10 stabilimenti e firmato da tutte le parti sindacali. Nel 2012 gli obiettivi sono però stati raggiunti solo nella metà degli stabilimenti, e quindi il premio è stato assicurato solo ai lavoratori di 5 dei 10 siti produttivi. I 380 operai di Forlì resterebbero dunque fuori dalla lista dei fortunati.

Il nodo sta tutto negli “obiettivi” fissati nell’accordo, in sintesi valori numerici risultanti dal rapporto tra chilogrammi prodotti e ore lavorate. “Tutti i mesi del 2012 sono andati bene – spiega Bulgarelli – salvo agosto, e gli ultimi tre dell’anno. Considerando che ad ottobre c’è stato un picco di 1900 ore di straordinario mi viene da dire che qualcuno abbia costruito quei numeri apposta per far saltare il premio”.

I sindacati, per portare l’azienda alla trattativa, annunciano scioperi di un’ora da lunedì 18 marzo a giovedì 21 marzo 2013. Marcegaglia, per il momento, ha proposto in modo unilaterale di procedere all’erogazione dei premi sull’assenteismo, come già previsto dagli accordi (massimo 195 a testa per chi non ha mai fatto una malattia da 1 a 5 giorni nel 2012) e di scalare il premio 2012 già concesso non erogando più l’anticipo previsto a luglio 2013. Insomma: i lavoratori non dovranno restituire i soldi che, comunque, gli saranno scalati gradualmente nei prossimi mesi. Ad una condizione però. “La proposta che ci hanno fatto – conclude Bulgarelli – è vincolata all’assenza di conflittualità e scioperi in fabbrica”.

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