“Un ringraziamento speciale rivolgo a voi per il qualificato servizio dei giorni scorsi”. Papa Francesco si ferma un attimo e sorride verso la platea formata dai giornalisti. Poi l’esclamazione:“Avete lavorato!”, salutato da un applauso degli operatori dei media. A migliaia, giornalisti, fotografi, cameramen si sono messi in coda di prima mattina e hanno superato i controlli prima di poter accedere all’Aula Paolo VI per la prima udienza del nuovo Pontefice. Il quale – così come fece Benedetto XVI nel 2005 – ha voluto incontrare gli operatori dell’informazione accreditati (in oltre 5.000 tra permanenti e temporanei) in Vaticano per seguire gli eventi dalla fine del pontificato di Ratzinger a quello di inizio di Bergoglio. All’udienza sono stati ammessi anche moltissimi familiari di giornalisti e operatori. “Il ruolo dei mass media è andato sempre crescendo in questi ultimi tempi, tanto che è divenuto indispensabile per narrare al mondo la realtà contemporanea”.

“Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!” ha detto il Papa spiegando la scelta del suo nome, Francesco, ispirata al santo di Assisi. “Molti mi hanno detto ti dovevi chiamare Adriano per essere un vero riformatore, oppure Clemente per vendicarsi di Clemente XIV che abolì la Compagnia di Gesù”. Ma il Pontefice ha spiegato di essersi ispirato a Francesco d’Assisi per volere una “chiesa povera tra i poveri”.

“La Chiesa esiste per comunicare questo: la verità, la bontà e la bellezza in persona. Siamo chiamati tutti non a comunicare noi stessi ma questa triade esistenziale. La Chiesa, pur essendo una istituzione storica, non ha natura politica ma è spirituale”.  Arrivato con la sua consueta semplicità avvolto nella talare bianca, ha ammonito nuovamente a mettere Cristo al centro. “Senza di Lui, Pietro e la Chiesa non esisterebbero. Il protagonista, in ultima analisi è sempre lo Spirito Santo”. Papa Francesco ricorda che è stato lo Spirito Santo a guidare Benedetto XVI nella decisione delle dimissioni, ed è sempre stato lo Spirito Santo ad intervenire nella fase successiva, quella della elezione del Papa argentino.

Nei prossimi giorni Francesco sarà impegnatissimo: domenica 17 marzo celebrerà la messa alla Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano. Alle 12 poi guiderà l’Angelus dallo Studio privato alla Terza Loggia del Palazzo Apostolico. Lunedì mattina il presidente della Repubblica di Argentina, Cristina Fernandez Kirchner. Martedì 19 marzo, dopo la Celebrazione Eucaristica per l’Inizio del Ministero Petrino, deporrà i paramenti nella Cappella della Pietà e davanti all’altare della Confessione riceverà il saluto dei capi delle delegazioni ufficiali arrivati da tutto il mondo. Venerdì riceverà nella sala Regia il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. L’incontro avrà luogo alla Casa Santa Marta. Infine sabato prossimo 23 marzo Papa Francesco andrà a Castelgandolfo da Benedetto XVI, e si tratterrà a pranzo con lui. La partenza sarà dall’eliporto vaticano e l’arrivo è previsto per le 12 circa. Poi l’incontro con il Papa Benedetto XVI e il pranzo nella residenza di Castelgandolfo.

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