Durissime le parole di Beppe Grillo contro la manifestazione del Pdl al tribunale di Milano e la posizione di Giorgio Napolitano. “Povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex ministro della Giustizia…) al Quirinale il giorno dopo”, ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog. Il capo dello Stato, in una nota pubblicata ieri, aveva invece giudicato “comprensibile” la preoccupazione del Pdl, che ha deciso di scendere in strada per manifestare sostegno a Slivio Berlusconi.

L’ex comico non risparmia nessuno dopo la critica al Quirinale, dai partiti al mondo dell’informazione. “Povero Paese in ostaggio degli interessi di tanti, di troppi, ma non del popolo italiano. Ora siamo a una svolta. Gli italiani lo hanno capito”, ha aggiunto Grillo criticando il fatto che la discussione politica sia centrata solo sulle alleanze invece che sui problemi dell’Italia.

“Povera Italia”, prosegue il messaggio, “dove da vent’anni non esiste opposizione, ma un inciucio alla luce del sole, con un ‘pdmenoelle’ incapace di pronunciarsi immediatamente sull’attacco alla magistratura di Milano, loro che volevano smacchiare i giaguari”. Un Paese dove “nessuno si prende la responsabilità dello sfascio economico e morale” e “la legge elettorale è in mano ai partiti che la usano, la modificano, la stravolgono per la loro convenienza e non per dare una vera rappresentanza ai cittadini”.

Grillo è tornato infine anche sulla questione Monte dei Paschi, definendolo “il più grande scandalo economico della Repubblica relegato in una nota a piè pagina, ormai scomparso dall’informazione”.

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