A Guastalla è un pomeriggio livido, piove a dirotto e l’acqua dal cielo aiuta gli operai a liberare gli ultimi resti dello scoppio che ha ucciso tre lavoratrici. La carcassa carbonizzata del furgone-rosticceria è già stata portata altrove. Polizia scientifica e vigili del fuoco ci hanno lavorato tutto il pomeriggio, raccogliendo ogni dettaglio che possa far capire i motivi dello scoppio che alle 12:20 circa ha provocato due esplosioni durante il consueto mercato cittadino del sabato.

Dopo sei ore a testimonianza della strage è rimasta solo la facciata del palazzo che stava a pochissimi metri dalle bombole di gas che hanno causato il disastro. Il nero delle fiamme si staglia come un’ombra a ricordare la fine di Teresa Montagna, della figlia Rossana Mango e di  Bianca Maria Montagna le ambulanti di Sant’Ilario d’Enza morte perché non sono riuscite a scappare dal camioncino dove preparavano i loro polli arrosto. A salvarsi è stato solo Francesco Mango, il titolare della piccola azienda famigliare, che, mentre scriviamo, lotta per la vita in un centro ustionati dell’Emilia.

In tanti sono stati testimoni della tragedia. Mauro Mezzadri è rimasto illeso. Aveva la sua formaggeria parcheggiata a fianco al furgone di Mango: ‘‘Dopo la prima vampata – spiega l’ambulante – tra lui e le tre donne all’interno del furgoncino c’era il fuoco che aveva diviso in due il bancone. Mango si è salvato perché era dalla parte della porta di uscita’’. Mezzadri, come altri lì intorno, hanno provato a fare qualcosa, ma inutilmente: ‘‘Ho preso il mio estintore, ma era troppo piccolo e l’incendio era immane. Sentivo delle urla ‘Tirateci fuori, stiamo bruciando’. A quel punto è arrivato un collega e con lui abbiamo visto che Mango era fuori, ma non c’erano le donne’’.

Il racconto dell’ambulante è concitato: ‘‘A quel punto sono andato al mio furgone che bruciava e l’ho spostato dall’incendio, è proprio allora un’altra esplosione ha fatto saltare tutti i vetri e ha incendiato due macchine’’. Gli scoppi e le grida d’aiuto hanno fatto perdere un po’ a tutti la cognizione del tempo: ‘’Non so quanto sia passato tra i primi 2 scoppi, avvenuti in 30 secondi e il terzo più forte. 5 minuti – spiega Mezzadri – forse molto meno, a me è sembrato un tempo infinito. Non ce le scorderemo mai le urla, ma non c’era niente da fare’’.

Il sindaco Giorgio Benaglia, che ha proclamato tre giorni di lutto cittadino,  non riesce a darsi una ragione della tragedia. ‘‘I Vigili del fuoco hanno fatto tutti gli accertamenti e la causa per ora più probabile è una fuga di gas. Siamo allibiti. Questa era gente esperta che faceva questo lavoro da anni e girava tutti i paesi del circondario. Era gente capace di usare i mezzi che avevano a disposizione gente del mestiere’’. Poi il sindaco della cittadina della Bassa reggiana, 13 mila abitanti da un bilancio dei feriti.: ‘‘Sono 11 in totale: di questi 3 sono molto gravi, e tra loro c’è Francesco Mango’’.

Nei bar, nei negozi i guastallesi non parlano d’altro e su una cosa sono concordi. ‘‘È stato peggio del terremoto di maggio’’. 

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