Il Movimento 5 Stelle del Lazio annuncia di aver vinto il ricorso sulle schede elettorali per le regionali annullate perché recanti la preferenza ‘Beppe Grillo’. “Il ricorso è stato discusso davanti alla commissione elettorale – si legge in un post su Facebook – che lo ha accolto con la motivazione: ‘si assegna il voto poiché la dicitura di leader dello stesso movimento (peraltro indicato nel simbolo) non costituisce segno di riconoscimento. ‘Il voto è pertanto valido ex art.64Dpr 570/60”, si legge ancora nel comunicato.

Martedì scorso, giorno dello spoglio delle elezioni regionali, M5S aveva denunciato l’annullamento di migliaia di schede per la presenza del nome Grillo nello spazio riservato alla preferenza. La decisione della commissione elettorale, secondo M5S Lazio, è avvenuta ieri in mattinata.

Il Movimento 5 Stelle aveva stimato un “danno” di 5 mila voti in meno a causa della contestazione di schede in cui è stata scritta la preferenza ‘Grillo’ alle Regionali, un caso che si è verificato soprattutto nel Lazio e che era stato segnalato ieri dagli attivisti. “La perdita in parte è stata recuperata perché in seguito alla risonanza mediatica data alla vicenda, molti presidenti di seggi, in serata, hanno deciso di assegnare le schede contestate al Movimento 5 Stelle, tanti voti li abbiamo recuperati“, aveva spiegato l’avvocato Alessandro Canali. La stima del danno derivava da un plafond di 10 mila schede ‘ballerine’ che sono state assegnate come nulle e sono rimaste chiuse nelle urne. Per rimetterle in campo l’unico modo sarebbe stato il ricorso al Tar, ma la commissione elettorale ha dato ragione agli attivisti. “Alle Regionali, su Roma, per pochi voti M5S è dietro al Pdl” avevano spiegato gli attivisti e in vista delle prossime comunali non si vorrebbe creare un precedente. 

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