Giovani costretti ad aprire una partita Iva per poter lavorare. Nel 2012 ne sono state aperte 549mila, in rialzo del 2,2 per cento dal 2011. L’aumento è particolarmente marcato (+8,1 per cento) tra chi ha meno di 35 anni. La zona d’Italia che ha segnato l’incremento maggiore tra i giovani, secondo l’analisi della Cgia di Mestre, è stata il Mezzogiorno. Infatti, “su 211.500 circa nuove iscrizioni compiute dagli under 35 a livello nazionale, oltre 80.000 (pari al 37,8 per cento del totale giovani) sono avvenute al Sud“. Mentre le partite Iva in capo alle donne under 35 sono cresciute del 10,1 per cento.

“L’aumento del numero delle partite Iva in capo ai giovani lascia presagire, nonostante le misure restrittive introdotte dalla riforma del ministro Elsa Fornero, che questi nuovi autonomi lavorano prevalentemente per un solo committente”, ha commentato il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, precisando che i tre settori dove è stato registrato il maggior numero di aperture tra gli under 35 sono stati il commercio all’ingrosso e al dettaglio, le attività professionali e le costruzioni.

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