Nonostante la pioggia, la piazza di Viterbo, penultimo appuntamento prima di Roma, è piena. Beppe Grillo dal palco come al solito picchia duro contro Casta e televisioni: “Un giorno mi danno del fascista, poi dicono che siamo un covo di estremisti dei centri sociali, odio i gay, le donne, sono razzista, le stanno usando tutte, ma non riescono a fermarci”. E ancora: “Mi riprendono dal basso, mi fanno sembrare un pazzo che dice utopie, riprendono le piazze quando sono vuote, ma questa utopia è concreta, gente normale e onesta in Parlamento”. Fra la folla la gente è convinta che le urne premieranno il M5S: “Questo non è un voto di pancia, ma di testa, i partiti politici non hanno compreso neppure questo, ma se ne renderanno contro a breve, contando le schede nelle urne”, dicono militanti e simpatizzanti  di Irene Buscemi

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Renzi: “Il voto a Grillo mette a posto la coscienza. Quello a Bersani invece il Paese”

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