Alessandro Pansa come Oscar Giannino. Dopo la polemica sul master millantato dal candidato di Fare per fermare il declino, un altro scandalo universitario punta i riflettori sul nuovo numero uno di Finmeccanica. Nella prima metà degli anni Ottanta, infatti, il manager cinquantenne si guadagnò una sospensione di sei mesi dalla Bocconi di Milano per avere contraffatto il libretto degli esami. Alcuni pensano che quella mossa permise al numero uno di Finmeccanica, che ha sostituito Giuseppe Orsi ai primi di febbraio dopo l’arresto per corruzione internazionale, di arricchire il curriculum per accedere a un programma di scambio organizzato dall’ateneo di Milano per andare a studiare alcuni mesi all’università di New York.

Un portavoce di Pansa, interpellato da L’Espresso, ha subito respinto qualsiasi collegamento tra la contraffazione del libretto e l’esperienza newyorchese. “Si trattò di una vicenda legata alla trascrizione sbagliata del voto di un esame, che Pansa aveva corretto di proprio pugno”, ha spiegato, “cosa che non avrebbe dovuto fare perché sarebbe dovuta essere l’università a farlo, e che per questo motivo portò a una sospensione di sei mesi dalla Bocconi”. Una mossa che fece slittare di alcuni mesi la laurea in economia politica con specializzazione in tematiche finanziarie e monetarie ottenuta dal numero uno di Finmeccanica, che fu comunque il trampolino di lancio per la sua carriera da manager.

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