Il leader di Fli, Gianfranco Fini, arriva in Sicilia e sceglie via d’Amelio, per parlare agli elettori di Palermo. La scelta del luogo simbolo, dove il 19 luglio del 1992 venne assassinato il giudice Paolo Borsellino con gli uomini della sua scorta, era stata però aspramente contestata negli scorsi giorni dai familiari del magistrato, la sorella Rita e il fratello Salvatore. Oggi Fini ha quindi voluto chiarire che “non si tratta di una manifestazione di parte, nonostante le imminenti elezioni politiche”. Sul palco in effetti i simboli di Fli sono stati sostituiti dal tricolore e alcuni ragazzini reggevano cartelli con scritto: Libertà e Futuro, piuttosto che Futuro e Libertà. Non sono però mancate le critiche per il presidente della Camera. “Questa strada è sempre sporca viene pulita soltanto quando arrivano i politici” ha detto una residente di via d’Amelio. Più aspre le critiche di un’attivista. “Sappiamo chi è Fini, che faccia ha, che è candidato alle elezioni. Può dire ciò che vuole, ma venire qui in campagna elettorale, nella strada che per noi siciliani rappresenta ancora una ferita aperta è un gesto davvero basso”  di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti

 

 

 

 

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