Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non sono due magistrati ma “i due magistrati” sempre vivi nelle nostre memorie, nelle nostre coscienze, nelle nostre speranze. Due giudici solitari, in uno Stato che trattava con la Mafia, ma amati e condivisi, ieri come oggi, da decine di milioni di cittadini. La loro volontà è titanica, la loro perseveranza evangelica, il loro coraggio epico. Giovanni e Paolo, moderni Diòscuri, tra gli assordanti silenzi che suggeriscono i pensieri giusti e le immani fatiche delle requisitorie attese, quasi dimenticano la morte se non fosse per le lente e lunghe scie del fumo delle sigarette, accese l’una dopo l’altra e mai spente, anche qui per non creare soluzioni di continuità.

Giovanni e Paolo, Magistrati ante litteram e modello di vita autentica a cui ispirarsi ogni giorno e in ogni momento.”

Giuseppe Montagna

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