Una dipendente dell’azienda Green Power, mentre illustrava i piani della società a Berlusconi, ha subito senza lamentarsi – anzi ridendo e stando al gioco – una sequela triviale di doppi sensi degni del peggior B-Movie di Pierino. Ecco fin dove si è spinto un uomo di 76 anni, trascendendo il concetto stesso della parola laido: «Ma quante volte viene? E a quale distanza temporale una volta dall’altra?», arriva a chiederle. Non pago, colui che si propone per l’ennesima sciagurata volta di diventare il premier d’Italia, invita la signora a girarsi per guardarle il fondoschiena. Lei si gira e sorride assieme a tutta la platea non abbastanza indignata dal fischiare e sollevarsi in un dignitoso e motivato coro di “buuu” . 

Siamo tutti così? Questa donna e questa platea ci rispecchiano? Quando ho visto Ballarò e ho ascoltato la battuta infelice di Neri Marcorè su Mara Carfagna, quando nei tweet su di lei ho letto uomini e donne chiamarla “troia” o “carfregna”, ho pensato proprio di sì. Sì, penso che gli indignati spesso siano “indignanti” e che siamo tutti colpevoli e collusi, soprattutto noi donne.

Una donna non va giudicata per quello che ha fatto nel passato – che è il suo privato – ma per come lavora nel presente – che ci riguarda – altrimenti cadiamo negli stessi triviali pregiudizi di chi stiamo giudicando. Chi fa battute sessiste e volgari sulla Carfagna o su Nicole Minetti si deve preoccupare del Berlusconi che è in lui/lei. A me non interessa che una porno attrice diventi assessore o deputata, mi interessa valutare che competenze politiche ha, come svolge quel ruolo di rappresentanza che mi riguarda: se lavora bene e per la comunità, come gestisce la sua sessualità è un fatto che non mi compete. La Minetti per fare un  altro esempio, va giudicata non con commenti e volgarità sulla sua fisicità – che magari ha reso felice qualche collega nella visione giornaliera di un seno procace – in base al fatto che non ha apportato nulla di significativo nella Regione Lombardia, appropriandosi in modo quasi illecito di un posto cui avrebbero potuto accedere persone competenti.  

Le battute da osteria de noantri ci rendono complici e dimostrano che il berlusconismo machista e triviale ci ha infettati.

B.COME BASTA!

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