La guardia di finanza di Torino ha notificato sette avvisi di garanzia per infedeltà patrimoniale nell’ambito dell’inchiesta su Fonsai. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, consulenze e contratti di servizio per decine di milioni con società riconducibili alla famiglia Ligresti. Gli indagati sono i figli di Salvatore Ligresti, Paolo, Jonella e Giulia e Emanuele Erbetta, ex amministratore delegato, Fausto Marchionni, Antonio Talarico e Vincenzo La Russa.

Il nuovo filone di indagini si inserisce nell’inchiesta della Procura di Torino avviata nell’agosto dello scorso anno per falso in bilancio e ostacolo alla vigilanza relativamente al periodo 2008-2001. I provvedimenti notificati dai finanziari del Nucleo polizia tributaria di Torino sono stati emessi dai pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio. Delle persone indagate la scorsa estate, nel nuovo filone di indagini, non compare soltanto il nome di Massimo Pini, il consigliere di fiducia di Salvatore Ligresti morto nei mesi scorsi.

L’ipotesi di reato scaturisce dalle numerose querele di azionisti di Fondiaria-Sai, per il tramite di alcune associazioni di consumatori, in cui si denunciano condotte gestionali degli indagati – all’epoca dei fatti in posizioni verticistiche – in conflitto di interesse con la società, che avrebbero provocato ingenti danni patrimoniali.

L’attività investigativa di oggi si aggiunge alle perquisizioni effettuate nel 2012 – presso gli uffici di Fondiaria Sai a Torino e a Milano, negli uffici dell’Isvap di Roma e nell’Information tecnology di Fonsai a Torino – nonché all’analisi della documentazione e all’escussione di testimoni susseguitesi sin dall’avvio dell’indagine.

 

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