“Il sindaco di Roma dovrebbe occuparsi più della città, tanto abbiamo capito che Gianni Alemanno di neve non capisce niente. C’è molto da fare e per questo ho deciso di candidarmi”. Il principe Domenico Napoleone Orsini lancia la sua provocatoria candidatura a sindaco della Capitale. Un passato nella destra romana, Orsini, già nel 1993, venti anni fa, era in procinto di candidarsi a primo cittadino con la Lega Italia federale, costola romana della Lega Nord. “Incontrai Bossi che venne a fare due comizi a Roma, c’era questa ipotesi, che poi tramontò anche se presentammo la lista”. In quel periodo Orsini strinse anche un collegamento con Tullio Cannella e Sicilia Libera, progetto politico del boss Leoluca Bagarella: “Ho conosciuto Cannella, troncai presto i rapporti ancor prima di sapere che dietro ci fosse la mafia”. Il principe ha anche negato di aver mai conosciuto Marcello Dell’Utri, negando i contatti con l’ex senatore Pdl, nel febbraio 1994, come emergono dalla deposizione di Gioacchino Genchi, contenuta nella sentenza che condanna Marcello Dell’Utri in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel passato del principe anche gli incontri con Licio Gelli: “E’ vero, ho avuto due incontri con Gelli che è una pagina oscura del nostro paese, ma mi chiamò e ci andai. Io massone? Vicino alla fratellanza”.  Per le politiche, il principe ha le idee chiare: “Andiamo a votare e annulliamo la scheda”  di Nello Trocchia

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