Un congresso truccato: 56 tessere false che hanno influito sulla lotta per la segreteria della Lega Nord Emilia. A dare sostanza a un sospetto c’è un ex dirigente leghista, Marco Lusetti, che si auto-accusa: ”Sì sono stato io, materialmente, a falsare quelle iscrizioni degli allevatori che favorirono la vittoria di Angelo Alessandri”. La vicenda non è di poco conto visto che a capo di quegli allevatori c’era l’onorevole Fabio Rainieri, ora ricandidato alle politiche in un posto blindato al Senato nella lista dell’Emilia Romagna, dietro all’ex ministro Giulio Tremonti. Rainieri e Alessandri però oggi respingono le accuse: ”Fu tutto regolare”.

La vicenda risale a 7 anni fa. E’ il 4 febbraio 2007 e a Parma si svolge il congresso regionale. Gli sfidanti sono il reggiano Alessandri, già allora deputato e segretario uscente, contro Massimo Polledri, piacentino. È lotta all’ultimo voto, tanto che il primo vince di appena 16 preferenze. Determinanti, racconta chi c’era, furono i voti di 40 allevatori Cobas latte, arrivati nell’hotel Parma Congressi tutti assieme. Molti militanti presenti quel giorno storcono il naso: chi sono questi? Hanno diritto di voto al congresso?

Per votare serve infatti una militanza lunga tre anni: uno da sostenitore e due da S.o.m., socio ordinario militante. Dopo il congresso quindi partono subito i ricorsi. Il principale è quello firmato da Carla Rusticelli, pasionaria della prima ora del Carroccio a Bologna, poi fuoriuscita. La risposta, firmata dalla Commissione verifica poteri e dallo stesso Alessandri, cerca di tranquillizzare Rusticelli: ”Tutti i 50 S.O.M. – si legge nel documento – sono iscritti in provincia di Parma nella sezione di Medesano”. Tutto regolare, secondo i vertici del partito. Lo stesso Alessandri, interpellato in questi giorni dal Fatto Quotidiano, conferma: ”Allora qualcuno sollevò la questione, ma tutto fu verificato e la cosa finì lì”.

Ma una fonte che chiede l’anonimato, ripete: ”Le tessere erano state fatte poche ore prima”. I dubbi non vengono dissipati. E oggi ritornano: perché i 56 allevatori in questione, elencati in un documento, risultano tutti iscritti lo stesso giorno, 15 gennaio 2004? E perché tutti assieme ancora diventano SOM il 20 gennaio 2005? E’ proprio l’anzianità esatta necessaria per il  congresso.

A confermare i dubbi è Marco Lusetti, allora responsabile tesseramento. ”I Cobas del latte che votarono a quel congresso furono 41 su 56 tesserati. Ma c’era una particolarità: le loro tessere erano tutte false”. Poi Lusetti prosegue: ”Le ho fatte io stesso quelle tessere. Alessandri mi disse di inserire fisicamente questi tesserati per fare in modo che risultassero avere una anzianità di militanza risalente al 2004 e poter così votare al congresso. Senza i Cobas e senza l’accordo tra Alessandri e Rainieri, avrebbe vinto Polledri”, spiega Lusetti. Che poi prosegue: ”Infatti Alessandri poi candidò Rainieri al parlamento in un posto sicuro in lista”.

Alessandri, fedelissimo di Bossi e oggi anch’egli fuori dalla Lega nord, liquida Lusetti: ”In questi anni ne ha dette di tutti i colori, la sua è una macchina del fango”. Poi ribadisce: ”Era lui che si occupava della cosa (le tessere, n.d.r.). Ci fu un controllo e se tutti risultavano in regola con l’anzianità non so che altro dire. Io mi occupavo di politica”. Poi Alessandri ricorda: ”C’era un sostegno da parte di Rainieri nei miei confronti, questo me lo ricordo. Ma poi i militanti scelgono chi meglio credono, mica votano in massa”.

Anche Fabio Rainieri, oggi di nuovo in corsa per un seggio al parlamento, respinge ogni sospetto: ”Ci sono i certificati delle iscrizioni di queste persone per tutti gli anni passati. Altrimenti c’è una commissione verifica poteri, che ha vagliato chi poteva votare”. Rainieri, che dal 2012, dopo la fine dell’era-Alessandri, è diventato segretario della Lega nord Emilia, spiega ancora: ”Noi abbiamo tenuto un’assemblea con questi allevatori e abbiamo deciso di aderire tutti alla Lega nord. Per quel motivo le tessere sono state fatte tutte nello stesso giorno”.

La ricostruzione di Lusetti, grande accusatore della Lega nord nelle inchieste delle procure di Bologna, Reggio Emilia e Milano, riporta tutti i particolari del presunto ‘maneggio’: ”Molti degli allevatori arrivarono a Parma con un ordine preciso: Vota Alessandri”. E infine l’ultima stoccata rivolta a Milano: ”Via Bellerio non poteva non sapere. Mi convocarono a Milano dopo i ricorsi, ma già sapevano. Il software dei tesseramenti infatti non è locale, è centralizzato: ci vogliono delle password”.

Ma questi 56 Cobas latte invece che cosa dicono? Pochi rispondono. Tra questi alcuni non ricordano da quanto tempo fossero iscritti alla Lega alla data del 4 febbraio 2007, altri non hanno voglia di parlare. Eccetto qualcuno. Un allevatore della provincia di Reggio Emilia ammette, spiega di essere stato iscritto ”all’ultimo momento, prima del congresso, pochi giorni prima”. Poi, nel mezzo della telefonata, cambia versione: ”Avevo già la tessera, da due anni… non so perché poco fa invece di dire anni ho detto giorni”. Un altro invece, dice candidamente: ”Fui iscritto pochi giorni prima”. E poi precisa: ”Votare Alessandri era ordine di scuderia”.

Rainieri però ribatte con una provocazione: ”Chi di questi allevatori ha detto di essere stato iscritto pochi giorni prima? Fatemi nome e cognome e io vi porterò il tagliandino relativo alle sue tessere degli anni precedenti”.

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