“So Shiyaxauolec Nta’a” è la traduzione in “toba”, un dialetto dell’Argentina, del “Piccolo Principe”, prodigioso libro di Antoine de Saint-Exupéry. Secondo fonti irrefutabili (Wikipedia) “sembra essere il primo libro ad avere una traduzione nella suddetta lingua dopo il Nuovo Testamento.” In questo capolavoro allegorico c’è un capitolo che vorrei sottoporre alla vostra attenzione, quello che riguarda l’incontro del protagonista con il mercante di pillole contro la sete. Il piccolo principe si stupisce non poco nel sapere che, se si assume una pillola a settimana, si arrivano a risparmiare cinquantatré minuti di tempo che altrimenti si sprecherebbero per dissetarsi. “Io”, disse il piccolo principe, “se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana… ”. E voi che ne fareste di questi minuti di tempo risparmiati? Io vi consiglio di provare a risparmiarne altri trenta nel preparare la cena seguendo questa ricetta.

Ingredienti: 2 orate da 400 g ciascuna; 2 patate dalla buccia rossa; due foglie di alloro; sale; pepe; olio evo.
Preparazione: pulite le orate o (se avete un pescivendolo così gentile) fatevele pulire dalle interiora e fatele squamare. Sciacquatele abbondantemente sotto l’acqua fredda in modo da eliminare tutte le impurità e i residui di sangue. Lavate le patate con l’aiuto di una spugnetta di alluminio per eliminare lo strato superficiale della buccia. Se all’esterno le patate presentassero qualche imperfezione, non esitate a toglierla con il coltello: darebbe un pessimo sapore alla patata. Aiutandovi con una mandolina (conosciuta anche con il nome di affettaverdure: strumento costituito da una lama che consente di dare spessore e forma diversi alle verdure da affettare, da pochi millimetri a un cm) affettate le patate con lo spessore più sottile. La prova per essere certi di avere fatto un buon lavoro e che vi si possa vedere (sebbene non chiaramente) attraverso.

Una volta affettate le patate tenetele immerse in acqua, al duplice scopo di non farle ossidare (e, quindi, annerire) e di eliminare l’amido in eccesso. Disponete le fettine asciutte in una teglia, irroratele di olio di oliva e cospargetele parcamente di sale. Adagiate sullo strato di patate le orate. Mettete nell’incavo dello stomaco di ogni orata una foglia di alloro. Adesso ricoprite le orate con le altre fette sottili di patate. Altro olio e un altro pizzico di sale. Infornate in forno preriscaldato a 180°C e lasciate che cuociano per 30 minuti. Buon appetito! 

di Alessia Vicari

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