La mamma di Ruby, la signora Zhara, non testimonierà nel processo in cui sua figlia è un po’ parte lesa (minorenne prostituita) un po’ parte protagonista (minorenne intraprendente), perché l’avvocato della parte imputata (Berlusconi) non ha cacciato max 200 euro per finanziarle il viaggio. Tranquilli, non mi voglio addentrare nel territorio delle antiche barzellette, già mondialmente commentate, su “le nipoti di Mubarak”, per lo stesso motivo per cui non mi esprimo sul rapporto Merkel-Hitler (alluso) o sui meriti di Mussolini (lui si che ce l’ha fatta a liberarsi dalla democrazia): penso che B. sia molto molto stanco, e abbia bisogno di riposare.

Vorrei rivolgermi, perciò, a Zhara Yazhili direttamente, senza disturbare l’ex-premier: ma davvero, cara signora, le hanno suggerito una scusa così balorda per la sua assenza? Le pare credibile che a nessuno sia venuto in mente di pensare alle sue spese di viaggio? Se fosse vero, mi sentirei di elevare una vibrata protesta: si consegnano dozzine di buste chiuse con migliaia di euro dentro, a dozzine di ragazze di vent’anni, per consentire loro di “essere eleganti” alle “cene eleganti”, e non si concede nemmeno un rimborso spese a una signora che deve muoversi dalla provincia di Messina per difendere l’onore di sua figlia? La categoria delle over-35 non ha accesso alla beneficenza mirata, evidentemente. Iniquo.

Il Fatto Quotidiano, 29 gennaio 2013

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