Per Italia e Spagna la ripresa arriverà probabilmente nel 2014. Nei due paesi la situazione finanziaria “è più stabile” rispetto a quella del 2012 e “sono stati fatti progressi”. Lo ha affermato il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde intervenuta al Global Economic Outlook del Forum di Davos. Secondo la Lagarde sia Italia che Spagna risentono di un quadro politico ancora incerto dal momento che attendono le elezioni. Ma, ha detto, la cosa positiva che entrambi i Paesi “sono ora convinti di portare avanti progressi strutturali in termini di riforme”. In ogni caso, ha aggiunto il direttore del Fmi, “per entrambi il 2013 sarà un anno di duro lavoro”. 

La Lagarde ha parlato anche di crisi e di Europa. Le previsioni economiche per il 2013, ha spiegato, “danno l’idea di una ripresa timida e molto fragile”. Secondo il direttore generale del Fmi, che ha sollecitato a mettere in atto il “Do not relax principles” (principi di non rilassamento, ndr), molte “buone decisioni” sono state comunque prese dalle autorità politiche e monetarie dei diversi paesi, “ora però bisogna mantenere il momentum”. “Per l’area euro – ha detto – questo vuol dire utilizzare gli strumenti messi sul tavolo, continuare sulla strada del consolidamento fiscale, portare avanti le riforme strutturali e rilanciare la competitività”. Parlando dell’Eurozona, Lagarde ha sottolineato l’aver messo a punto importanti strumenti, che ora sono nella cassetta degli attrezzi. “Questo non significa utilizzare gli strumenti messi sul tavolo, ma continuare nella strada del consolidamento fiscale e potare avanti e riforme strutturali”. Anche gli Usa, ha detto la Lagarde, devono continuare nel loro consolidamento fiscale e indicare chiaramente i piani per la riduzione del deficit e del debito. Per quanto riguarda il Giappone, ha aggiunto la Lagarde, “ha preso importanti decisioni” ma ora deve mettere in atto un piano a medio termine di riduzione del debito pubblico.

 

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