Il negozio per ciccioni ha chiuso da un pezzo, al suo posto ha aperto un parrucchiere.

Cinese.

Nel mio isolato di parrucchieri ce ne sono altri sei, qualche compro oro, botteghe pachistane di frutta verdura e rasoi, chebabbari, pizzaioli indiani, micro strozzini che fanno micro credito, un negozio di chiamate internazionali, pane e pasta, fruttivendoli gioiellieri, due ottici, novanta bar equamente distribuiti tra meridionali cinesi e bolognesi del pilastro, un negozio d’abbigliamento, un edicola, un discaunt, un venditore di custodie per aifon, un cioccolataio, un merdaiuolo, un cazzabubbolo, una merciaia con la gamba del manichino in vetrina, un tappezziere, un’impresa di traslochi, dei ciappinari, un ristorante pizzeria e una banca.

Un isolato che produce e che non si fa mancare nulla questo qui.

Ci sono pure gli spacciatori nordafricani, molto piú attivi nella stagione estiva e piú polleggiati in autunno e in inverno.

Ogni tanto arriva un ciccione in vespa, vede che il negozio ha chiuso e allora compra eroina e cocaina nascosta nei cortili adiacenti controllati di giorno dagli umarells e di sera terra di nessuno e di centomila.

Di tagliarsi i capelli dai cinesi peró non ci pensa proprio e non si capisce perché.

Eppure il locale è bello, illuminato e loro devono essere bravi.

I prezzi sono competitivi, eppure non ci va nessuno.

Ogni mattina vedo tre giovanissimi cinesi che sembrano usciti dal culo di Kung Fu Panda aprire bottega e stare lí fino alle dieci di sera in attesa che entri qualcuno (vi giuro che non ho mai visto nessuno entrare lí dentro).

Per passare il tempo diteggiano sui loro smartfon o usano compiuter portatili esattamente come fa il giovane paki loro dirimpettaio, con la differenza che il paki apre alle dieci di mattina e verso le nove e mezzo chiude che per strada ci sono solo gli ultimi spacciatori che pisciano contro i bidoni del rusco.

Da quando non c’è piú il paki vecchio, quello che teneva aperto fino alle undici, le nuove generazioni di paki aprono piú tardi e chiudono prima.

I tre cinesi coi capelli sparati in aria invece aprono sempre prima e chiudono sempre piú tardi.

Ogni sera vado a vuotare il rusco e mi chiedo, quale sarà il modello di bisnes piú vincente.

Per ora vincono gli spacciatori dieci a zero, vedremo se gli altri riusciranno a rimontare.

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