Il risultato delle primarie online che avevo proposto, sulla mia candidatura alla Regione Lazio per Rivoluzione Civile è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

Mi avete detto “provaci!”. E ora fate parte di questa avventura che si concluderà il prossimo 25 febbraio. Vi avevo avvertito.

Prima però devo ringraziarvi tutti per avermi dato la spinta che mi serviva. Per aver messo, in tanti, il vostro ‘Mi piace’ sulla mia pagina Facebook. Di fatto, candidandomi con la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, alle elezioni regionali del Lazio. Ora non possiamo più tirarci indietro.

Siamo tutti parte di questa difficile sfida per continuare a fare, dall’interno delle istituzioni, quello che abbiamo fatto in tantissimi, in questi anni, nelle piazze di tutta Italia e davanti ai palazzi del potere: lottare per difendere i diritti, le libertà individuali, i bisogni di ognuno contro chi, al contrario, pretende di dettare le sue condizioni, di imporre agli altri la sua personale visione della vita come fosse l’unica possibile.

Senza pretendere la luna, ci impegneremo per realizzare concretamente i nostri progetti. Passo dopo passo. Daremo il nostro contributo al miglioramento della società, che deve tornare ad essere un concetto colmo di significato, perché dietro ci siamo noi, in carne ed ossa, cittadini che camminano fianco a fianco, con i quali lavoriamo, ridiamo, costruiamo il nostro mondo. Persone che formano famiglie, comunità, piccole e grandi città e che hanno esigenze, desideri e sogni. Per se stesse e per i loro figli.

Dobbiamo metterci al centro del nostro progetto come cittadini e dare voce alle nostre esigenze, per decidere gli indirizzi da dare alle politiche sociali, nei piccoli comuni e nei grandi centri urbani, in tema di lavoro, e sappiamo quanto sia urgente; della trasparenza amministrativa e della diffusione della Rete; di organizzazione del ciclo dei rifiuti, che nella nostra regione sta diventando una vera e propria emergenza; in tema di sostenibilità ambientale, nell’organizzazione dei servizi sociali, nella sanità. Ma anche nell’aiuto alle persone meno fortunate e nella gestione di quel grande tema umano che è l’immigrazione, soprattutto dai paesi più poveri, e dal fatto che essa, al contrario di quanto ci hanno raccontato in tutti questi anni, può essere un’occasione di crescita sociale ed economica.

Lo sapete, le cose da fare sono tante e prima cominciamo ad affrontarle, prima arriveremo alle soluzioni. Quindi rimbocchiamoci le maniche, è ora di andare!

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