Finisce il monopolio di Alitalia sulla tratta Roma-Milano. Cai dovrà cedere alcuni slot della tratta, così come deciso dall’Antitrust. Finisce così un’epoca su una delle tratte più redditizie, proprio in un momento in cui la compagine azionaria si muove per dare mandato a Rothschild sulle “operazioni internazionali”, per sondare possibili alleanze.

I giudici del Consiglio di Stato hanno bocciato il ricorso della compagnia aerea, che chiedeva di riformare un analogo giudizio espresso dal Tar del Lazio. La vicenda giudiziaria, dunque, si conclude qui e Alitalia non potrà fare altro che cedere a Easyjet i sette ‘corridoi’ su una tratta molto redditizia ma ormai insidiata dall’Alta velocità ferroviaria. Già ad aprile dello scorso anno l’Antitrust aveva dato ad Alitalia 90 giorni di tempo per presentare misure utili a ‘rimuovere’ il proprio monopolio sulla tratta entro il 28 ottobre, evidenziando che l’Alta velocità non era ancora in grado di insidiare il primato degli aerei. Proprio questa era invece la strategia difensiva adottata dalla compagnia, che presentò un immediato ricorso al Tar rilevando come la concorrenza del treno rispetto all’aereo fosse “sotto gli occhi di tutti”. Non per i giudici del Tar, che a ottobre bocciarono il ricorso confermando il provvedimento dell’Autorità. Da lì a pochi giorni, la stessa Antitrust fece un passo ulteriore, affidando proprio a Easyjet, considerata dal monitoring trustee Nexia la più idonea a gestirli, i sette slot. Il ricorso della compagnia aerea al Consiglio di Stato aveva, però, di fatto bloccato tutta la procedura, visto che il 19 novembre Palazzo Spada aveva sospeso la sentenza di primo grado del Tar, in attesa della decisione definitiva. Decisione che è arrivata ieri e che è stata comunicata oggi, tenendo conto che l’Antitrust “ha dichiarato di avere interesse alla pubblicazione anticipata del dispositivo”. Per le motivazioni, invece, bisognerà aspettare.

Per andare da Roma a Milano Linate in aereo, dunque, adesso si potrà scegliere. Easyjet, che protestò all’epoca del ricorso di Alitalia lamentando “un riflusso protezionista”, aveva già annunciato di essere pronta a partire con il lancio dei voli a inizio 2013. Ma la guerra commerciale sarà senza esclusione di colpi. L’ad di Alitalia Andrea Ragnetti a novembre aveva già preannunciato una strategia aggressiva: “Loro – aveva dichiarato – ci fanno la guerra e noi gliela facciamo di ritorno. Vediamo quanto sono bravi e quanto faranno di straordinario: sarà difficile entrare e fare profitti”.

Sul fronte azionario, intanto, si muovono le pedine in vista del cda del 28 gennaio. Fonti finanziarie riferiscono infatti che gli azionisti di Cai, compresi alcuni dei maggiori, stanno dando mandato a Rothschild sulle “operazioni internazionali”, anche per sondare ipotesi di future alleanze e possibili sviluppi delle stesse. La scelta, sulla quale si stava discutendo da tempo, nasce per tastare il polso al mercato mondiale del settore, con riferimento in particolare a compagnie asiatiche e del Golfo Persico. L’intenzione potrebbe anche essere quella di fare un po’ di pressione su Air France (che già detiene il 25% della compagnia italiana), che non sembra intenzionata a presentare proposte di acquisto o aumento delle quote prima delle prossime elezioni politiche italiane.

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