La coda delle polemiche che hanno seguito i funerali dell’ex Br Prospero Gallinari, celebrati al cimitero nuovo di Coviolo, alle porte di Reggio Emilia, non sembra arrestarsi . A prendere posizione contro la cerimonia civile a cui hanno partecipato diversi reduci della lotta armata, come Renato Curcio, Barbara Balzerani, Bruno Seghetti e Francesco Piccioni, sono stati da un lato Graziano Delrio e Sonia Masini, rispettivamente sindaco e presidente della Provincia di Reggio, e dall’altro esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui il consigliere comunale Matteo Olivieri e i candidati a Camera e senato alle politiche 2013.

Gli attuali vertici delle istituzioni cittadine sono intervenuti con una lettera aperta in cui dichiarano che ”Reggio Emilia è offesa di fronte alla manifestazione inscenata durante” le esequie. ”Non si è trattato di un funerale normale”, hanno aggiunto Delrio e Masini, ”del giusto esercizio del diritto al saluto estremo a un parente, un amico, una persona conosciuta. No. È avvenuto qualcosa di grave, che ha turbato le coscienze di un popolo profondamente democratico, quello di Reggio Emilia, in prima linea da sempre per difendere libertà e democrazia. L’unica canzone che Oreste Scalzone [fondatore di Potere Operaio, ndr], Curcio e soci avrebbero dovuto cantare, avrebbe dovuto essere ‘Perdono”’.

Dichiarando ”la nostra vicinanza a tutte le vittime del terrorismo e alle loro famiglie, offese nuovamente”, secondo il sindaco e la presidente della Provincia drappo funebre rosso, i cori e i pugni alzati sono stati ”un pericoloso quanto sciagurato tentativo di passaggio di testimone politico” tra vecchie e nuove generazioni. Inoltre ”hanno inneggiato a ideologie di rivolta sociale e violenza che sono state dannose in passato per la democrazia, la classe operaia, per una intera generazione che si era avvicinata alla politica. E oggi è ancor più assurdo riproporre la violenza come soluzione ai numerosi problemi che la crisi economica e le ingiustizie sociali generano”.

Per il M5S, oltre a Olivieri, sono state le candidate al senato Maria Mussini e Gabriella Blancato e quella alla Camera Maria Edera Spadoni a firmare insieme a ”tutti gli altri candidati reggiani del Movimento 5 Stelle” un comunicato. In esso hanno ritenuto ”oltraggioso e inopportuno rendere omaggio politico” al brigatista che fece parte del commando che rapì e uccise nella primavera del 1978 il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Poi dichiarano che la formazione rappresentata da Beppe Grillo ”è composta di cittadini nonviolenti, pacifici e democratici. È assolutamente impossibile condividere chi inneggia e rende omaggio politico, e non solo umano, a un ex terrorista come Prospero Gallinari”.

E ancora hanno aggiunto: ”Riteniamo inopportuno e oltraggioso verso una battaglia politica portare i vessilli No Tav a quei funerali. Nessuna logica lega la battaglia No Tav, che deve essere e noi intendiamo pacifica e nonviolenta, con la folle ideologia delle Brigate Rosse e la storia politica di Gallinari. I sostenitori del progetto Tav, madre di tutte le corruzioni e sprechi di denaro pubblico come dimostrano diverse inchieste in corso, ringraziano”.

Queste reazioni seguono quelle innescate subito dopo le esequie, celebrate lo scorso 20 gennaio, dall’Idv contro Rifondazione Comunista. La consigliera regionale dell’Italia dei Valori Liana Barbati era intervenuta contro la presenza alla cerimonia di Alberto Ferrigno, coordinatore provinciale del Prc di Reggio Emilia, e di Claudio Grassi, ex senatore e attualmente in lizza alla Camera per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. ”Chi ricopre cariche politiche o è candidato alle elezioni”, aveva dichiarato Barbati, ”non dovrebbe neanche a titolo personale partecipare al funerale di chi ha rappresentato un periodo così buio e triste per la nostra Repubblica”.

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