Michele Santoro era ospite di Silvio Berlusconi e non viceversa. Lo ha detto Beppe Grillo, riferendosi alla puntata di Servizio Pubblico lo scorso 10 gennaio, durante il suo comizio in piazza Duomo a Pistoia. “Vedere Berlusconi… No, anzi, vedere Santoro che va ospite in una trasmissione di Berlusconi… Sono allibito”. E ha proseguito: “Santoro che va ospite di una trasmissione di Berlusconi non si era mai visto. E’ tutto fasullo, la comunicazione è fasulla”.

Il comico genovese, davanti alle circa duemila persone che si sono radunate per la partenza dello Tsunami Tour, che con un camper lo porterà in giro in tutta Italia in vista delle elezioni politiche, ha poi concluso: “Allora sei stupido, anzi sei stupido con i soldi. Allora vuoi gli ascolti, i soldi, gli sponsor.. Questa è la nostra informazione. Non gliene frega nulla che voi capiate”.

Grillo ha poi citato i punti più importanti del suo programma. Prima di tutto, il suo “no” all’Imu. “La prima casa è sacra” ha detto. Come recuperare quei soldi? “I soldi li porti non spendendo 2,2 miliardi per la Tav che non serve a niente, li recuperi dagli armamenti. La politica è semplice, lasciateci andare dentro con persone normali“. 

E sul denaro ha proseguito parlando di sprechi e costi della politica. “Questo paese è fallito, allora bisogna fare un sacrificio tutti insieme”. Secondo il leader del Movimento 5 stelle “invece di prendere i soldi dal basso cominciamo a prenderli dall’alto, iniziamo a prenderli dal Presidente della Repubblica, che costa 240 milioni di euro l’anno”. E ha ricordato che il suo movimento non prende finanziamenti pubblici. “Noi abbiamo fatto tutto senza chiedere un euro a nessuno, non abbiamo chiesto rimborsi elettorali“, mentre degli altri partiti, nonostante “i rimborsi non siano ancora stati dati, vediamo manifesti di quattro metri. Vuol dire che le banche anticipano i soldi ai partiti politici, ma se tu vuoi un euro in prestito la banca non te lo dà”.

 

 

B.COME BASTA!

di Marco Travaglio 14€ Acquista
Articolo Precedente

C’è vita su Twitter oltre la televisione?

next
Articolo Successivo

Monti: fra (ex) sobrietà e politica pop

next